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Natalità: Istat, nuovo calo nel 2013, un terzo dei nati ha genitori non sposati

27 novembre 2014 | 14.26
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Nel 2013 sono stati iscritti all'anagrafe, per nascita, 514.308 bambini, quasi 20 mila in meno rispetto al 2012. Prosegue la diminuzione della fecondità segnalata dal 2010: nel 2013, il numero medio di figli per donna è sceso a 1,39 rispetto a 1,46 del 2010. Per le cittadine italiane l’indicatore, nel 2013, è pari a 1,29 figli per donna; per le cittadine straniere a 2,10. Sono questi i dati presentati dall'Istat, nel report su natalità e fecondità in Italia.

Il dato, prosegue l'Istat, conferma che è in atto una nuova fase di riduzione della natalità: oltre 62 mila nascite in meno a partire dal 2008. Ancora più marcata la diminuzione delle nascite da entrambi i genitori italiani (70 mila in meno nell’ultimo quinquennio). Questo avviene in larga misura perché le donne italiane in età feconda sono sempre meno numerose e fanno sempre meno figli.

Meno figli anche da genitori stranieri. Rumene prime per fecondità.

Si avvertono anche le conseguenze del forte calo della nuzialità, registrato nel quinquennio 2008-2013 (circa 53 mila nozze in meno). I nati all’interno del matrimonio, infatti, scendono per la prima volta sotto quota 400 mila: nel 2013 sono appena 380.863, quasi 83 mila in meno in 5 anni. I nati da genitori non coniugati si mantengono intorno a 133 mila nel 2013; tuttavia, a causa della forte diminuzione dei nati da coppie coniugate, il loro peso relativo è salito ancora e raggiunge il 25,9%: oltre un quarto dei nuovi nati ha genitori non sposati. Al centro-nord la quota dei figli di non coniugati arriva al 30%.

In lieve diminuzione, per la prima volta, i nati con almeno un genitore straniero (3.239 in meno rispetto al 2012), che ammontano a poco più di 104 mila nel 2013, pari al 20,2% del totale dei nati a livello medio nazionale (il 28% nel nord e solo l’8% nel Mezzogiorno).

Diminuiscono anche i nati con entrambi i genitori stranieri, scesi a 77.705 unità nel 2013, 2.189 in meno rispetto al 2012. In leggera flessione anche la loro quota sul totale delle nascite, pari al 15% nel 2013. Considerando la composizione per cittadinanza delle madri straniere, ai primi posti per numero di figli si confermano le donne rumene (19.492 nati nel 2013), al secondo le marocchine (12.778), al terzo le albanesi (9.966) e al quarto le cinesi (4.969). Queste quattro comunità raccolgono da sole quasi il 45% delle nascite da madri straniere in Italia.

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