cerca CERCA
Venerdì 29 Marzo 2024
Aggiornato: 10:49
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Fanella, in manette la 'mente' dell'omicidio. Carminati: ''Quello è uno pericoloso'' /VIDEO

18 dicembre 2014 | 08.16
LETTURA: 5 minuti

Nuovi arresti e perquisizioni nell'inchiesta sull'uccisione dell'ex cassiere di Mokbel. Tra gli arrestati Manlio Denaro, già coinvolto nelle indagini sulla truffa Fastweb Telecom Sparkle. Legami con i protagonisti di Mafia capitale: usava la stessa cabina telefonica utilizzata dal boss della cupola romana

Il luogo dove è stato ucciso Fanella
Il luogo dove è stato ucciso Fanella

Nuovi arresti e perquisizioni nell'inchiesta sull'omicidio di Silvio Fanella, ucciso a colpi d’arma da fuoco lo scorso 3 luglio in via della Camilluccia. Tra gli arrestati di oggi esecutori e organizzatori dell'uccisione dell'ex cassiere di Gennaro Mokbel, tutti legati all'estrema destra. In manette è finito Manlio Denaro, considerato l'ideatore dell'omicidio e già coinvolto nelle indagini sulla truffa Fastweb Telecom Sparkle, e l'ex Nar Emanuele Macchi di Cellere, rintracciato nel sud della Francia dalla Squadra Mobile di Roma lo scorso settembre.

Cinque in tutto gli arresti. Oltre a Denaro e di Cellere, anche Gabriele Donnini e Carlo Italo Casoli, mentre va ai domiciliari la figlia 27enne di Casoli, Claudia. L'operazione ha visto impiegati oltre 150 uomini della Polizia di Stato, con l'impegno, oltre che di quella di Roma, anche delle Questure di Genova, Verbania, Novara, Torino, Trento e Varese. Per l'uccisione di Fanella erano stati già arrestati Giovanni Battista Ceniti, rimasto ferito durante l'agguato, Egidio Giuliani e Giuseppe Larosa, rintracciati a Roma e a Novara lo scorso 7 settembre e considerati gli esecutori materiali dell’omicidio di Silvio Fanella.

CARMINATI SU DENARO - "Quello è uno pericoloso", diceva in un'intercettazione Massimo Carminati, parlando di Manlio Denaro. Dalle indagini sono emersi legami con i protagonisti di Mafia Capitale. ''Si tratta di personaggi criminali che negli anni passati si conoscevano e avevano rapporti per l'appartenenza allo stesso contesto politico", ha detto il sostituto procuratore Michele Prestipino. Non solo. Denaro chiamava i suoi complici dalla stessa cabina telefonica usata abitualmente dal boss di Mafia Capitale, Massimo Carminati. La cabina in via Flaminia Vecchia 732 che era tenuta sotto controllo nell'indagine 'Mondo di Mezzo'. "Questo al momento è l'unico collegamento oggettivo con Carminati", sottolinea Prestipino.

L'APPUNTAMENTO PER IL SEQUESTRO - 'QUAND'E' LA FESTA DELLA NONNA?' - "Telefonavo per sapere quando era la festa di nonna". Così Manlio Denaro, in una telefonata intercettata che compare nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Roma, si rivolge a Egidio Giuliani per concordare, secondo gli investigatori, l'appuntamento in vista del sequestro di Fanella, poi sfociato nell'omicidio del broker. A quanto si legge nell'ordinanza "dal tenore della telefonata appare chiaro che Giuliani comunica a Denaro Manlio che il 26, ovvero il 26 giugno è "la festa di nonna", avvertendolo che lui scenderà a Roma due giorni prima". Nel prosieguo della conversazione Giuliani "introduce un’altra figura, ancora non identificata da questo Ufficio, ossia il ristoratore, affermando che …il ristoratore…eh..la…per fare la festa alla no…per fare la festa…(…)…no…volevo solo avere la certezza che la…che lui c’avesse il locale disponibile!..." ricevendo come risposta dal Denaro che lo stava già chiamando, aggiungendo "…ce ne ha anche un altro…eh..!". La telefonata si conclude con l’affermazione di Denaro "...quindi ci vediamo per il 24 siamo tranquilli …ho rimediato anche…tutti i regalini quelli li che tu mi avevi..".

QUANDO CARMINATI PARLAVA DEI CONTRASTI TRA MOKBEL E DENARO - I contrasti tra Gennaro Mokbel e Manlio Denaro legati a motivi prevalentemente economici e "all’evidente intenzione del Denaro di mettere le mani sul 'tesoretto' di Mokbel & co.", che, secondo gli inquirenti, sarebbero il movente del tentato sequestro a scopo estorsivo e nel successivo omicidio di Fanella, sono testimoniati anche dall'intercettazione ambientale di un colloquio avvenuto nella macchina di Massimo Carminati tra lo stesso ex Nar e Riccardo Brugia il 18 ottobre 2013. I due, nel commentare il processo “Broker” conclusosi il giorno prima con sentenza in primo grado, "fanno riferimento alle vicende afferenti l’attività di indagine di quel processo e in particolare ai rapporti tra due coimputati Gennaro Mokbel e Manlio Denaro. In particolare la circostanza di interesse riferita nell’intercettazione ambientale riguarda un preteso debito di circa un milione di euro che Mokbel vanterebbe verso Denaro, e che a dire dei due interlocutori non potrebbe essere più restituito sia per la pesante condanna appena inflitta a Mokbel, sia per la pericolosità criminale riconosciuta a Denaro: '…Non glieli darà mai…Manlio gli sputa in faccia a Gennaro…gli dice cosa vuoi?...questo è un altro pezzo di …questo è peggio di quell’altro è…dopo un po’ uno se le scorda le cose', così Carminati nel corso della conversazione".

Si tratta, secondo la procura di Roma, di "un'ulteriore conferma del movente della vicenda in esame riconducibile a pregressi contrasti tra Gennaro Mokbel e Manlio Denaro".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza