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Brescia: ergastolo per il padre che uccise i due figli incendiando casa

19 dicembre 2014 | 18.26
LETTURA: 2 minuti

Il Tribunale di Brescia ha emesso oggi la sentenza di primo grado nei confronti dell'uomo che il 16 luglio del 2013, uccise i suoi due figli appiccando un incendio alla casa dove si trovavano Davide di 12 anni e Andrea di 8. I bambini morirono carbonizzati.

Il Tribunale di Brescia (foto Infophoto)
Il Tribunale di Brescia (foto Infophoto)

Ergastolo per Pasquale Iacovone, l'uomo che il 16 luglio del 2013, uccise i suoi due figli appiccando un incendio alla casa dove si trovavano Davide di 12 anni e Andrea di 8. I bambini morirono carbonizzati. Lo ha deciso il Tribunale di Brescia che ha emesso oggi la sentenza di primo grado.

“Una sentenza equilibrata. Iacovone avrà modo di riflettere sul suo comportamento”, commenta all'Adnkronos il legale di Erika Patti, madre di Davide e Andrea, i bambini di 12 e 8 anni uccisi dall’ex marito.

Iacovone avrebbe soffocato i due bambini e dato alle fiamme la loro abitazione come ‘vendetta’ nei confronti della donna dalla quale si era separato e che continuava, però, a tormentare con ripetuti atti di stalking. Atti per i quali stava già scontando una pena di due anni. "Con questa sentenza – continua l’avvocato Milani - Iacovone paga le conseguenze delle sue azioni".

La sentenza, continua, "era prevista dalla norma, ma il rischio era che potessero intervenire attenuanti e discriminanti per via della capacita di intendere e volere dell’imputato e per la scelta del rito abbreviato, che prevede normalmente uno sconto di pena”. Rischi, tuttavia, scongiurati dalla corte che, "evidentemente ha accertato i fatti e ha emesso la sentenza più giusta".

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