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Papa all'Angelus: "Falso il Natale dal sapore dolciastro"

26 dicembre 2014 | 12.54
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Francesco esorta nuovamente a "pregare per quanti sono perseguitati per la testimonianza resa a Cristo". E ammonisce: "La libertà religiosa è un diritto inalienabile". Bergoglio nel messaggio Urbi et Orbi: "Bambini abusati e massacrati, il loro silenzio grida"

 (Infophoto)
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"Si rafforzi in ogni parte del mondo l'impegno per riconoscere e assicurare concretamente la libertà religiosa, che è un diritto inalienabile di ogni persona umana". E' quanto invoca Papa Francesco, durante la recita dell'Angelus in piazza San Pietro, ringraziando "i tanti martiri cristiani di oggi".

Il Papa esorta a "pregare in modo particolare per quanti sono perseguitati, discriminati e anche uccisi per la testimonianza resa a Cristo. Vorrei dire a ciascuno di loro: se portate questa croce con amore, siete entrati nel mistero del Natale, siete nel cuore di Cristo e della Chiesa", assicura Francesco.

Durante l'Angelus, Bergoglio chiede poi "coerenza cristiana", sottolineando la necessità di "pensare, sentire e vivere come cristiano; non di pensare come cristiano e vivere come pagano. Questo no! Chiediamo di vivere da cristiani con coerenza".

Ricordando la figura di santo Stefano, il primo martire cristiano, che la Chiesa festeggia oggi nel suo calendario liturgico, Bergoglio chiede anche di "spogliare la celebrazione del Natale di quel falso rivestimento dolciastro che non gli appartiene".

"Le parole di Gesù - spiega il Papa - ci fanno comprendere che nelle prove accettate a causa della fede, la violenza è sconfitta dall'amore, la morte è sconfitta dalla vita. Per accogliere veramente Gesù nella nostra esistenza e prolungare la gioia della notte santa del Natale, la strada è proprio quella indicata dal Vangelo: dare testimonianza a Gesù nell'umiltà, nel servizio silenzioso, senza paura di andare controcorrente e di pagare di persona".

Francesco dice che "anche se non tutti sono chiamati come santo Stefano a versare il proprio sangue, ad ogni cristiano è chiesto però di essere coerente in ogni circostanza con la fede che professa". Sottolinea ancora Francesco: "Seguire il Vangelo è di certo un cammino esigente, ma chi lo percorre con fedeltà e con coraggio riceve il dono promesso dal Signore agli uomini e alle donne di buona volontà".

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