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Roma: Tirannosauri e Spinosauri, i dinosauri invadono la Capitale/

09 gennaio 2015 | 13.18
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L'Università La Sapienza apre le porte ai 'Dinosauri in carne e ossa', la rassegna sui giganti del passato con 40 riproduzioni iperrealistiche, allestita dall'Associazione Paleontologica A.P.P.I. in collaborazione con il Polo Museale dell'Ateneo. La cornice è d’eccezione, gli animali preistorici si trovano negli ambienti del museo di Paleontologia e del Giardino sperimentale del dipartimento di Biologia ambientale

 - (Foto A. Giamborino)
- (Foto A. Giamborino)

Giganteschi Tirannosauri, minacciosi Spinosauri, i dinosauri stanno invadendo Roma. A far rivivere i giganti della preistoria è la mostra "Dinosauri in Carne e Ossa - Scienza e Arte" allestita a La Sapienza di Roma dall'Associazione Paleontologica Parmense Italiana (A.P.P.I.), in collaborazione con il Polo museale dell'Ateneo, e che durerà fino al 31 maggio prossimo. (FOTO) I paleontologi dell'Ateneo capitolino e dell'Associazione Paleontologica Parmense riportano così alla vita i dominatori di un Mondo perduto, restituendo l’immagine di un'affascinante Preistoria grazie a più di 40 riproduzioni iperrealistiche a grandezza naturale di dinosauri e altri animali estinti. La cornice è d’eccezione, i giganti si trovano negli ambienti del museo di Paleontologia del dipartimento di Scienze della terra e del Giardino sperimentale del dipartimento di Biologia ambientale. Passeggiando nel campus, appassionati e curiosi vedranno apparire tra i palazzi le teste affusolate e le enormi zampe di questi giganti del passato, e tra la vegetazione si potranno imbattere nel feroce Tirannosauro o nel temibile Spinosauro, realizzato facendo riferimento alle nuove e recentissime scoperte scientifiche e si potrà osservare uno dei pochi esemplari al mondo di Trachycarpus takil. "Sono orgoglioso, questa mostra concretizza l'obiettivo del Rettore Eugenio Gaudio e del nuovo Governo di aprire le porte dell'Ateneo ai cittadini e a diffondere la cultura scientifica, soprattutto tra i più giovani, in un settore fondamentale quale l'evoluzione della vita e delle specie animali sul nostro pianeta" sottolinea il Prorettore per i Rapporti Culturali ed il Territorio, Gabriele Scarascia Mugnozza, geologo e direttore del Dipartimento Scienze della Terra.

La mostra è frutto del lavoro di uno staff interamente made in Italy. Curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti e realizzata attraverso sofisticate tecnologie di ricostruzione scientifica e modellazione tridimensionale, la mostra è realizzata dall’azienda veneta Geomodel in collaborazione con i dipartimenti di Scienze della Terra e Biologia ambientale dell'Università La Sapienza, ed è gestita e organizzata da Associazione Paleontologica A.P.P.I.. Autorevole il comitato scientifico, composto da studiosi affermati a livello nazionale e internazionale tra cui Umberto Nicosia, paleontologo della Sapienza, e il celebre John 'Jack' Horner, paleontologo del Museum of the Rockies nel Montana (Usa), ispiratore e consulente scientifico del film Jurassic Park e presidente onorario di A.P.P.I.. "Pur essendo Styracosaurus albertensis uno dei più conosciuti tra i dinosauri dotati di corna, secondo solo al Triceratopo, in realtà il suo aspetto in vita è stato ricostruito per più di un secolo in modo piuttosto approssimativo -spiega il paleontologo Simone Maganuco, co-curatore insieme alla collega Stefania Nosotti - perciò abbiamo deciso di ristudiare i resti fossili per realizzare un modello dalle proporzioni corrette, in cui anche la pelle sia curata nei minimi dettagli.

L'allestimento di 'Dinosauri in carne ed ossa' vede i sorprendenti modelli preistorici contestualizzati in Era e ambiente di riferimento, attraverso una ricca pannellistica e fondali dipinti da paleoartisti, e grazie a un’accurata disposizione in rapporto alla collezione permanente della Sapienza, che annovera numerosi reperti fossili dei grandi mammiferi italiani estinti. Nella stazione "Making of: come si costruisce un dinosauro" i visitatori potranno ripercorrere il processo creativo che ha consentito di ricostruire fin nei minimi particolari animali enormi come Allosauro, Spinosauro, Diplodoco, Indricoterio e Tirannosauro, come pure minuscoli esemplari, tra cui il celebre Scipionyx samniticus, noto al pubblico come "Ciro"; negli ambienti dedicati all’era glaciale troveranno esemplari dalla storia più recente quali Mammut o Cervo Megacero, per scoprire poi dinosauri poco conosciuti come Dracorex o Ornitholestes e alcuni animali estinti in epoca storica come Raphus cucullatus, il celeberrimo "Dodo".

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