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L'annuncio del Papa, a giugno a Sarajevo "per consolidare la pace e il dialogo fra religioni"

01 febbraio 2015 | 12.10
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All'Angelus anche l'invocazione a difendere il diritto alla vita dal suo concepimento fino al suo termine naturale. Ai fedeli in piazza San Pietro sottolinea: "Il Vangelo è Parola di vita, non opprime ma libera le persone"

Papa Francesco (foto Infophoto)
Papa Francesco (foto Infophoto)

Papa Francesco si recherà il 6 giugno in viaggio apostolico a Sarajevo, la martoriata capitale della Bosnia, che ospita cristiani e musulmani e che ha a lungo sofferto per la guerra civile scoppiata dopo la dissoluzione della Jugoslavia. Ad annunciarlo è lo stesso pontefice, al termine della recita dell'Angelus in piazza San Pietro.

"Desidero annunciare che sabato 6 giugno, a Dio piacendo, mi recherò a Sarajevo, capitale della Bosnia ed Erzegovina - esclama il Papa, dalla finestra del Palazzo Apostolico in Vaticano, rivolgendosi ai fedeli in piazza San Pietro - Vi chiedo fin d’ora di pregare affinché la mia visita a quelle care popolazioni sia di incoraggiamento per i fedeli cattolici, susciti fermenti di bene e contribuisca al consolidamento della fraternità e della pace, dell'amicizia e del dialogo interreligioso".

Sempre al termine dell'Angelus, il Papa ha ricordato che oggi si celebra in Italia la 'Giornata per la Vita' ed è tornato, pur senza nominarli, a condannare aborto ed eutanasia, richiamando a "riconoscere il valore sacro della vita umana, dall'inizio del concepimento al suo termine naturale" e sollecitando "un rinnovato riconoscimento della persona umana e una cura più adeguata della vita. Quando ci si apre alla vita e si serve la vita - sottolinea Francesco - si sperimenta la forza rivoluzionaria dell’amore e della tenerezza, inaugurando un nuovo umanesimo: l’umanesimo della solidarietà, l'umanesimo della vita".

In precedenza, il Papa durante l'Angelus si è rivolto ai fedeli n piazza San Pietro per sottolineare che "il Vangelo è parola di vita: non opprime le persone, ma al contrario libera quanti sono schiavi di tanti spiriti malvagi di questo mondo: la vanità, l’attaccamento al denaro, l’orgoglio, la sensualità. Il Vangelo cambia il cuore, cambia la vita, trasforma le inclinazioni al male in propositi di bene. Pertanto - ha concluso Francesco - è compito dei cristiani diffonderne ovunque la forza redentrice, diventando missionari e araldi della Parola di Dio. La nuova dottrina insegnata con autorità da Gesù è quella che la Chiesa porta nel mondo".

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