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Shoah: riparte ricerca per biblioteca comunità ebraica Roma trafugata nel '43

04 febbraio 2015 | 19.12
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I settemila volumi che rappresentano una delle collezioni più importanti di storia del popolo ebraico furono portati via su due vagoni speciali nel 1943. Il Presidente della comunità di Roma Riccardo Pacifici chiede la collaborazione delle istituzioni russe.

Shoah: riparte ricerca per biblioteca comunità ebraica Roma trafugata nel '43

Riprende slancio, anche con una richiesta di cooperazione alle autorità russe, la ricerca della biblioteca della comunità ebraica di Roma, 7mila volumi, molti incunaboli, una delle collezioni più importanti di storia del popolo ebraico, trafugata dai nazisti nel 1943 per il museo della razza estinta che non avrebbero mai aperto.

"Proprio in queste ore", testimonia il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, è al lavoro in Russia, dove potrebbero trovarsi i volumi, "un esperto", una delle personalità contattate dal direttore del museo ebraico, Alessandra Di Castro per ricostruire le tracce della collezione in tutta Europa. Pochi mesi fa, nessuno negli anni ci aveva mai pensato, è poi stata effettuata anche la denuncia ai Carabinieri, al nucleo per la tutela del patrimonio artistico, un passo che ha innescato una serie di meccanismi che potrebbero rivelarsi utili.

"La ripresa di questa ricerca -spiega Di Castro all'Adnkronos- ci lascia molto fiduciosi perché ci consente di sperare che qualcuno di questi volumi possa ricomparire nelle biblioteche di argomento ebraico e non, sparse non solo nei paesi dell'ex Unione sovietica". Perchè la loro localizzazione "è tutta da verificare". "Abbiamo appena ripreso in mano le ricerche. La Russia, anzi, i Paesi dell'ex Unione sovietica sono una delle possibilità", sottolinea. Pacifici invece punta direttamente alla Russia, anzi, "probabilmente a Mosca", come ha dichiarato chiedendo la collaborazione delle autorità russe nel suo intervento al convegno organizzato al Centro russo di scienza e cultura di Roma "La prospettiva russa sulla liberazione di Auschwitz" a cui ha partecipato anche l'ambasciatore Sergei Razov. "Se la ricerca avviene con l'aiuto delle istituzioni, non dei privati, sono sicuro che potremo riportare i testi a casa nostra", ha affermato.

Il 14 ottobre del 1943 la collezione viene trafugata, tuti i volumi esclusi 25 fra cui uno del 1392 proveniente dalla Spagna. Nel giro di due giorni, abbandonano la città a bordo di due vagoni di un treno speciale arrivato apposta dalla Germania. E che non arriverà mai a destinazione.

Il 22 dicembre, viene portata via anche la collezione del collegio rabbinico di Roma, che però viene ritrovata già nel 1949 dagli americani nel settore della Germania sotto il loro controllo. Della biblioteca della comunità invece per anni si sono perse le tracce, e i tentativi effettuati per recuperarla sono andati a vuoto dopo le indicazioni a conclusione del lavoro di una apposita commissione del governo.

Intanto per il 2016, per la Giornata della memoria, è in programma a Roma una mostra sulla biblioteca, in cui verranno esposti i 25 volumi rimasti in Italia e la lista, più che un catalogo vero e proprio, che compilò il filologo tedesco Isaiah Sonne negli anni trenta, l'ultimo studioso a visitare la biblioteca. "E' lui a dirci che si tratta di una biblioteca straordinaria, la più importante in Italia, fra le più importanti in Europa", sottolinea Di Castro.

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