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Roma: truffe immobiliari, confiscati beni per 18 mln a pregiudicato

26 febbraio 2015 | 12.32
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Il decreto definitivo emesso dalla Corte di Cassazione al termine di indagini coordinate dalla Procura di Civitavecchia

(Infophoto)
(Infophoto)

I finanzieri del Comando provinciale di Roma e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata hanno eseguito un decreto definitivo di confisca di beni, per un valore di circa 18 milioni di euro, emesso dalla Corte di Cassazione-Sesta Sezione Penale, nei confronti del pregiudicato Lorenzo Pintore.

Il provvedimento di confisca è stato emesso a conclusione di un iter giudiziario scaturito da complesse indagini di natura economico-patrimoniale, coordinate dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia ed eseguite, nel corso del 2010, dal Nucleo di Polizia Tributaria-Gico di Roma, unitamente allo Scico e alla Stazione Navale di Civitavecchia della Guardia di Finanza.

Secondo quanto accertato dagli investigatori Pintore, nel corso degli ultimi anni, si era specializzato nel settore delle truffe immobiliari. In particolare, spiegano gli investigatori, nel ruolo di promotore e finanziatore di società operanti nel settore della compravendita immobiliare, formalmente intestate a prestanome, era solito ottenere acconti dai promissari acquirenti, salvo poi rendersi irreperibile al momento della stipula dei rogiti.

In altre occasioni, secondo gli investigatori aveva provveduto a far lievitare il prezzo di vendita di villini bifamiliari mediante ripetute compravendite fittizie in favore di soggetti di comodo, fino all’ultimo acquirente, il quale provvedeva a richiedere un mutuo che, una volta concesso, non veniva poi rimborsato; in tal caso, alle banche non rimaneva che rivalersi sugli immobili, di valore nettamente inferiore al capitale erogato.

Le somme così truffate, secondo l'accusa, venivano poi utilizzate da Pintore per investimenti destinati ad accrescere il patrimonio personale nella disponibilità dello stesso, anche attraverso familiari o prestanome. Tra i beni sottoposti a sequestro 23 unità immobiliari, 5 autoveicoli, 2 società commerciali, quote societarie, rapporti bancari postali assicurativi e azioni, per un valore complessivo di circa 18 milioni di euro.

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