Operazione della Guardia di finanza, denunciate 11 persone e sequestrati beni per oltre 4 milioni di euro.
I finanzieri del Comando Provinciale di Milano, nell'ambito di un'indagine per frode fiscale e traffico di rifiuti, hanno arrestato due imprenditori e sequestrato beni per oltre 4 milioni di euro. Le indagini, sviluppate dalle Fiamme Gialle del gruppo di Sesto San Giovanni, hanno portato a individuare due società utilizzate per l’emissione di fatture false per oltre 129 milioni e responsabili, tra l’altro, di gravi danni ambientali.
Le attività investigative, coordinate dal sostituto procuratore di Monza, Donata Costa, hanno anche permesso di individuare svariate imprese facenti capo agli imprenditori arrestati, implicate nel commercio in nero di metalli, i cui proventi sono stati, poi, riciclati attraverso investimenti su piazze borsistiche internazionali. Le indagini, sia penali che tributarie, hanno permesso di quantificare "l’illecito guadagno in oltre 4 milioni di euro in un solo anno di attività, per l’emissione di documentazione falsa sia con riferimento alla normativa ambientale (per 40 mila tonnellate di rifiuti metallici), sia alle leggi tributarie (con un’imposta evasa di oltre 3 milioni)".
Sebbene i due imprenditori arrestati, secondo gli inquirenti, risultassero nullatenenti, la ricostruzione del 'reddito' ha palesato un elevato tenore di vita: avrebbero avuto a disposizioni auto (Ferrari e Porsche) e orologi di lusso (Rolex e Audemars Piguet), oltre a gioielli e crociere su yacht privati. Oltre ai due imprenditori arrestati, sono state denunciate 11 persone tra amministratori, professionisti, intestatari fittizi di beni e persone giuridiche, per reati tributari, ambientali, riciclaggio, trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori. Sono stati sequestrati immobili, imbarcazioni, auto di lusso, conti correnti e denaro contante per oltre 4 milioni di euro.