Per il sottosegretario alla Giustizia "bisogna rimuovere subito qualsiasi minaccia o proselitismo in Rete", dando vita a un clima di collaborazione con i big del web. E aggiunge: "I vili attentati di Parigi ci hanno insegnato quanto sia vitale riuscire a trasformare la rete in uno strumento di protezione"
"Internet non può essere trasformato da straordinaria opportunità per stabilire contatti, acquisire informazioni, diffondere cultura a strumento ideale per le organizzazioni terroristiche e criminali, che se ne servono per fare reclutamento e propaganda". E' quanto osserva il sottosegretario al ministero della Giustizia, Cosimo Ferri per il quale "è necessario che si instauri un clima di collaborazione con i big del web come Twitter, Facebook e Google, in modo da rimuovere e oscurare subito qualsiasi possibile minaccia o proselitismo che le organizzazioni terroristiche facciano sulla rete".
Ferri sottolinea che "l'Italia si è già impegnata per la definizione di un quadro normativo comune e verso un sempre maggiore scambio di informazioni, a livello di organi giudiziari e forze di polizia. I vili attentati di Parigi ci hanno insegnato quanto sia vitale riuscire a trasformare la Rete in uno strumento di protezione, nel rispetto delle libertà individuali, per sventare azioni che hanno come protagonisti soggetti sempre più inseriti nel nostro tessuto sociale e perciò più difficili da individuare".