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Roma: in arrivo 22 mln per ciclabilità, creato "ufficio bici"

04 marzo 2015 | 17.49
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Riunione ieri sera in Campidoglio, al via la cabina di regia e un costante contatto con le associazioni. Da Ue 18 mln, dal ministero dell'Ambiente altri 4

Bici caput mundi
Bici caput mundi

In arrivo oltre 22 milioni per la ciclabilità romana, la creazione di un "Ufficio biciclette" per il coordinamento di tutte le iniziative a favore delle due ruote, e un costante coordinamento con i rappresentanti dei ciclisti urbani. Sono le tre novità che il sindaco di Roma, Ignazio Marino, e l'assessore ai Trasporti, Guido Improta, hanno illustrato ieri sera ai rappresentati di Coordinamento Roma ciclabile, Salvaiciclisti e Vivinstrada. Presente anche l'assessore all'Ambiente, Estella Marino.

"Oggi diamo il via -ha detto Marino- al metodo condiviso tra amministrazione e ciclisti romani. Abbiamo trovato le risorse, fatto partire l'ufficio bici e la condivisione di obiettivi e azioni. A voi -ha detto Marino ai ciclisti- il compito di pungolare noi e le altre amministrazioni con competenze nel settore, come la regione e il ministero dell'Ambiente. Credo che stavolta -ha cconcluso- riusciremo a fare in pochi mesi ciò che non è stato fatto in anni".

I fondi, si è appreso, sono stati reperiti da quelli strutturali europei (18 mln in totale) e dal ministero dell'Ambiente (4 mln), mentre nel bilancio capitolino in via di approvazione sono stati accantonati 400.000 euro per la ciclabilità. L'Ufficio bici avrà il compito di pianificare, coordinare, progettare preliminarmente e promuovere l'attività di partecipazione delle associazioni. Una sorta di cabina di regia, supportata da una squadra di tecnici dell’agenzia nella progettazione esecutiva e realizzazione delle opere programmate e affiancata da una struttura dedicata del Dipartimento mobilità di Roma Capitale per la gestione amministrativa.

Le associazioni hanno infine ricordato l’impegno preso al momento dell’approvazione del Piano della ciclabilità di utilizzare il 20% degli introiti delle multe per la mobilità ciclabile; la necessità di potenziare la formazione dei tecnici che, in agenzia ma anche nei municipi, dovranno occuparsi della progettazione delle opere previste dal Piano; la necessità di impianti e spazi adeguati per diffondere la pratica della bicicletta.

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