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Immigrati: si rovescia barcone nel Canale di Sicilia, 10 morti

04 marzo 2015 | 09.14
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I corpi sono stati recuperati dall'equipaggio della nave 'Dattilo' della Guardia costiera (VIDEO). In due giorni salvati oltre mille migranti. I precedenti. La Commissione Ue avvia lavori su nuova agenda. Mogherini: "L'Europa deve dare una risposta a lungo termine". Monsignor Perego all'Adnkronos: "E' una nuova tragedia". Sgomberato il 'cimitero dei barconi' a Lampedusa

Immigrati: si rovescia barcone nel Canale di Sicilia, 10 morti

Almeno 10 immigrati sono morti nel Canale di Sicilia dove si è rovesciato un barcone carico di profughi. I corpi sono stati recuperati dall'equipaggio della nave 'Dattilo' della Guardia costiera che è arrivata in serata nel porto di Augusta, nel siracusano. A bordo anche i 121 superstiti della tragedia e altri 318 migranti che erano stati salvati in una precedente operazione.

La Procura di Siracusa ha aperto un'inchiesta per naufragio e omicidio plurimo colposi. Complessivamente sono stati 941 i migranti salvati nella giornata di ieri (VIDEO) e oggi la Guardia costiera ha prestato soccorso ad altri 94 migranti, stipati a bordo di un gommone in difficoltà, a circa 40 miglia a nord delle coste libiche.

Il commissario Ue agli Affari interni e alle Migrazioni, Dimitris Avramopoulos, presentando l'avvio dei lavori sulla nuova agenda sull'immigrazione della Commissione Ue, ha detto che l'Unione europea dovrà coinvolgere anche i regimi dittatoriali nel contrasto al traffico di esseri umani nel Mediterraneo. Sulla cooperazione con gli Stati governati da regimi dittatoriali, ha detto, "non dobbiamo essere ingenui. Noi non li legittimiamo, ma vogliamo cooperare contro i trafficanti di esseri umani. Li coinvolgiamo e li mettiamo di fronte alle loro responsabilità, ma non offriamo legittimazione politica o democratica ai loro regimi".

Intanto la Commissione europea ha annunciato l'avvio dei lavori su nuova agenda. Quattro le aree individuate da Bruxelles sul lavoro di revisione della propria politica sull'immigrazione e che vanno da un sistema comune per l'asilo, a una nuova politica europea sull'immigrazione regolare, e che comprendono il rafforzamento del contrasto all'immigrazione irregolare e al traffico i esseri umani e del controllo alle frontiere esterne. Nell'esecutivo Ue, ha spiegato il primo vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, "c'è un grande senso di urgenza sul tema dell'immigrazione. A maggio presenteremo una nuova agenda sull'immigrazione".

Sulla gestione dell'immigrazione è intervenuta anche l'Alto rappresentante Ue agli Affari esteri, Federica Mogherini. La risposta "che deve dare l'Europa è quella del lungo termine. Bisogna -ha detto - risolvere la crisi in Siria e affrontare la situazione nell'Africa del Nord. Occorre costruire un'autorità statale in Libia che abbia il controllo del territorio e delle frontiere, di terra e in mare". Mogherini ha inoltre sottolineato che il tema delle politiche migratorie dell'Unione sarà in agenda del prossimo Consiglio Ue esteri, "perché tragedie come quella della scorsa notte non si ripetano più".

Anche le autorità ecclesiastiche fanno sentire la loro voce. "Una nuova tragedia, anche questa annunciata, da quando abbiamo abbandonato l'operazione Mare Nostrum che non si fermava semplicemente al semplice controllo delle frontiere ma che cercava di accompagnare ogni migrante verso un luogo di sicurezza" commenta all'Adnkronos Monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della fondazione Migrantes. "Dobbiamo capire - prosegue - come l'operazione Mare Nostrum possa essere ripristinata con un coinvolgimento dell'Europa e divenire uno strumento di sicurezza in un momento in cui al di là del Mediterraneo assistiamo a fatti di terrorismo". "La sicurezza nasce solo da strumenti che possono fare del Mediterraneo il nostro mare e non quello dei terroristi e di chi sfrutta i migranti. Occorre un importante processo politico internazionale per riportare una situazione di stabilità e democrazia nei Paesi critici. Nell'attesa - conclude - credo che l'unico aspetto certo sia la necessità di salvare persone e di tutelare i diritti dei migranti".

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