Secondo gli esperti è congrua una datazione tra il XVI e il XVIII secolo. La porzione di fossa è stata rinvenuta durante gli scavi in via Ugo Bassi. I reperti sono stati recuperati ed il cantiere di riqualificazione del centro storico prosegue
Una porzione di fossa contenente resti di ossa umane di età moderna è stata ritrovata ieri a Bologna, durante gli scavi del cantiere BoBo in via Ugo Bassi, dove si lavora alla posa dei nuovi cavi per l'alimentazione del sistema filoviario nel centro della città. A darne notizia è una nota congiunta di Tper e Soprintendenza Archeologia dell'Emilia Romagna. I resti sono riconducibili a più individui e il loro collocamento risulta causale, le ossa non erano in connessione tra loro. Sono assenti, però, indicatori cronologici che possano chiarirne la datazione ma da una prima analisi, si legge nel comunicato, "è escluso che possa trattarsi di ossa antiche, mentre è congrua una datazione tra il XVI e il XVIII secolo".
Rinvenimenti di questo genere risultano peraltro frequenti in scavi urbani come quelli del cantiere BoBo. La fossa contenente i resti, in parte già compromessa da strati di età contemporanea, è stata trovata a una profondità di circa 70 cm dal piano stradale, in prossimità del ciglio della strada sud di via Ugo Bassi, di fronte alla fontana comunale.
I resti sono al momento conservati nel rispetto del protocollo d'ontesa siglato tra la stazione appaltante del progetto BoBo e la Soprintendenza, e verranno definitivamente consegnati a quest'ultima che disporrà la loro conservazione ed eventuali analisi osteologiche.
I lavori sono ripresi non appena terminato il recupero dei resti umani, verso le 14 di ieri, senza inficiare l'avanzamento degli interventi del cantiere BoBo. La Soprintendenza Archeologia precisa inoltre che "oggi termineranno gli scavi per i rilievi delle strutture murarie rinvenute nel tratto di via Rizzoli". I reperti archeologici di via Rizzoli verranno ricoperti entro questa settimana, "previa protezione degli stessi al fine di conservarli correttamente.
Tpr precisa, dal suo canto che sta "rispettando pienamente i tempi di esecuzione dell'appalto e provvederà nei prossimi giorni a predisporre appositi cartelli esplicativi dei rinvenimenti da applicare alle recinzioni di cantiere, utilizzando le informazioni storiche che verranno fornite dalla stessa Soprintendenza". "Gli elementi archeologici e murari di pregio ritrovati nelle macerie di demolizioni avvenute nel passato in via Rizzoli - concludono i due enti - verranno conservati per un futuro utilizzo a fine documentale".
