Complessivamente sono stati messi i sigilli a 28 beni immobili, tra cui terreni, fabbricati e complessi immobiliari, 17 società, quattro autovetture e varie disponibilità finanziarie
Beni del valore di undici milioni di euro sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e dello Scico di Roma, con la collaborazione del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria. Su disposizione della Procura distrettuale antimafia e della sezione Misure di prevenzione del Tribunale reggino, sono stati messi i sigilli a un ingente patrimonio riconducibile a importanti esponenti di cosche di ‘ndrangheta operanti nella Piana di Gioia Tauro.
L’operazione trae spunto dall’indagine nota come “Il Crimine” che aveva consentito di fare luce sui rilevanti investimenti fatti dalle principali cosche di ‘ndrangheta. Complessivamente sono stati sequestrati 28 beni immobili (terreni, fabbricati e complessi immobiliari), 17 società, 4 autovetture e varie disponibilità finanziarie. Sono state irrogate anche nove misure di prevenzione personali della sorveglianza speciale nei confronti di altrettanti soggetti affiliati ai clan.