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Maltempo: Appennino abruzzese a rischio forte per caduta valanghe

07 marzo 2015 | 09.05
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In Abruzzo è pericolo valanghe e il Molise pronto a chiedere lo stato d'emergenza. Ancora disagi al centrosud (Foto 1 - 2- 3). Oltre 8.550 interventi dei vigili del fuoco. Intanto si contano i danni in agricoltura: 300 milioni di euro in Toscana. Le previsioni. Briatore: "Non roviniamo stagione in Versilia per qualche albero caduto"

(Infophoto) - INFOPHOTO
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Mentre sono ancora forti i disagi creati dal maltempo in Molise ma soprattutto in Abruzzo, dove alcuni centri sono ancora isolati e senza eneergia elettrrica, una perturbazione continuerà ad interessare le regioni meridionali del Paese con effetti più significativi sulle zone ioniche. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quelli diffusi nei giorni scorsi.

L’avviso prevede dalla serata di oggi il persistere di precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Calabria e Sicilia, specie nelle zone orientali. I fenomeni potranno essere accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto, la Protezione Civile ha valutato per domani criticità arancione per rischio idraulico diffuso sul bacino del basso Fortore in Puglia, per rischio idrogeologico localizzato sulla Calabria meridionale e ionica oltre che sulla Sicilia centro-orientale. La criticità gialla è prevista su Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia centro-meridionale e le restanti aree di Calabria e Sicilia.

Intanto la Regione Molise è pronta ad attivare la richiesta di stato di emergenza per i danni arrecati al territorio a seguito delle straordinarie precipitazioni atmosferiche degli ultimi giorni, secondo quanto comunicato dal governatore Paolo di Laura Frattura che afferma: "Stiamo monitorando ogni emergenza. Daremo conto puntualmente della drammaticità della situazione".

Sull'Appennino abruzzese, invece, è allerta per forte pericolo valanghe, comunicato dalla Protezione Civile regionale ed il Comando regionale del Corpo Forestale dello Stato. L'ondata di maltempo che ha colpito l'Abruzzo - dove ieri, probabilmente a causa del maltempo, si è verificata l'esplosione al metanodotto di Mutignano nel comune di Pineto (Teramo) - ha comportato infatti l'accumulo di strati di neve fresca su strati di neve precedentemente compattata e già trasformata.

Questa condizione del manto nevoso, provoca un aumento della instabilità di pendii montani caratterizzati da accumuli di neve con diversa consistenza, umidità e temperatura. I rilevamenti del servizio Meteomont del Corpo Forestale della regione Abruzzo hanno infatti evidenziato un grado di pericolo 4 su 5 (Forte) per i caduta valanghe sul comprensorio del Gran Sasso e della Maiella.

Già da questa mattina sono stati osservati sul territorio montano regionale diverse cadute di valanghe, una in particolare nel territorio del comune di Pacentro (AQ) ha provocato l'interruzione della viabilità sulla strada provinciale Marrucina, senza fortunatamente causare danni a cose o persone. Il rischio è comunque forte su tutti i pendii caratterizzati da una pendenza superiore ai 30 gradi ed in particolare dove la copertura boschiva è particolarmente rada o assente.

Su richiesta del Prefetto di L’Aquila, i militari dell’Esercito Italiano con mezzi tattici e speciali appartenenti al 9° Reggimento Alpini, sono intervenuti nella frazione di Mascioni del comune di Campotosto (Aq), in soccorso ai cittadini colpiti dall’emergenza maltempo per le abbondanti nevicate che sono rimasti isolati senza la fornitura di acqua ed elettricità. Uomini e le donne dell’Esercito sono impegnati nelle operazioni di consegna di viveri e medicinali alla locale popolazione, oltre al trasporto dei tecnici dell’Enel per il ripristino della fornitura di energia elettrica.

Sono ancora "diverse decine" i Comuni abruzzesi senza corrente elettrica e "diversi nuclei abitati sono ancora isolati" a causa della neve. Lo ha detto l'assessore regionale alla Protezione civile Mario Mazzocca a Skytg24, spiegando che in questi centri l'elettricità manca oramai "da 44 ore". "Non sappiamo quando questa corrente sarà riallacciata e dove, la situazione è drammatica", ha aggiunto Mazzocca, sottolineando: al momento "le notizie le sto ricevendo dai Comuni, non avendo ancora, alle nove e mezza passate, report ufficiali da Enel".

Intanto in agricoltura è iniziata la conta dei danni con una stima di 300 milioni di euro in Toscana dove il settore florovivaistico è in ginocchio con coltivazioni spazzate via, serre distrutte, centinaia di aziende che rischiano di chiudere con migliaia di lavoratori a rischio. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia che il maltempo ha colpito l'intera campagna toscana e soprattutto la provincia di Pistoia e Versilia.

Per il settore vivaistico, sostiene la Coldiretti, è stato un vero disastro anche perché le consegna delle piante in tutto il mondo, che avvengono proprio in questo periodo, non potranno essere effettuate e c’è il rischio di una perdita dei mercati anche per il futuro. Interi vivai sono andati perduti, le serre scoperchiate, le piante divelte e si registra una vera e propria strage di gemme dalle piante, pronte alla produzione primaverile.

In Toscana tra le coltivazioni particolarmente colpiti, sottolinea la Coldiretti, gli oliveti e i vigneti, ma sono stati spezzati anche alberi ornamentali e piante forestali, con intere pinete andate perdute. Interessata dal maltempo anche l’attività di allevamento con stalle scoperchiate e silos piegati. L’ondata di maltempo ha peraltro colpito anche altre regioni. dalle Marche all’Abruzzo, dall'Umbria al Molise fino alla Puglia. L’ondata di maltempo abbattutasi sulle Marche, continua la Coldiretti, non ha infatti risparmiato le campagne con terreni allagati, strade poderali franate e colture invernali finite sott’acqua.

Situazione pesante anche in Abruzzo dove, spiega la Coldiretti, ai problemi causati dalle intense precipitazioni e dalle nevicate a quote medio-basse si sono aggiunti i danni causati dalla mancanza di energia elettrica per numerose utenze agricole per lo svolgimento dell’attività agricola e per le difficoltà di spostamento a causa della neve che ha ostacolando la consegna di latte e ortofrutta anche in Molise. Il maltempo ha colpito anche la Puglia dove sono finite sott’acqua le carciofaie in fase i raccolta. La Coldiretti chiede l’immediato avvio delle procedure per avviare la dichiarazione di calamità naturale nei territori colpiti.

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