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8 marzo: imprenditrici calabresi sempre più determinate, in rete si lavora meglio (6)

08 marzo 2015 | 15.29
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Una delle speranze per il futuro è il buon uso dei fondi comunitari e lo snellimento della burocrazia, ad esempio semplificando il percorso. L’auspicio della presidente di confapiD Pasqualiina Salis è “che questi fondi arrivino direttamente alle imprese, senza fare troppi giri”.

La rete dell’associazione di categoria che favorisce imprenditori e donne vuole tra l’altro proprio offrire supporto in fase di avviamento. “Abbiamo avuto molte richieste di donne che vorrebbero aprire un’attività - spiega Salis - ma non sanno a chi rivolgersi, dove prendere i finanziamenti utili per avviarsi. Il nostro supporto serve a fare in modo che non si blocchino in questa fase”.

Un’altra richiesta che arriva dall’imprenditrice Marta Brambilla è il sostegno all’export: “Ci sono grossissime difficoltà burocratiche, tasse alte, costi eccessivi, l’euro che non ci dà una mano. La mia azienda ad esempio fa una linea di intimo per gestanti e stiamo cercando di esportarla in Russia ma stiamo incontrando molte difficoltà. In Italia c’è un costo di produzione molto alto, utilizzando materie prime italiane arrivo ad esempio a produrre una mutandina con due euro, con un prezzo così alto come posso pensare di riuscire a venderla all’estero se già faccio fatica in Italia? Poi arriva il prodotto cinese e io non ce la faccio a produrre a quella cifra”.

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