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Roma: ossessionato da videogames maltratta fratelli e genitori, arrestato 16enne

11 marzo 2015 | 17.14
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L'adolescente, diventato 'dipendente' , era arrivato a trascorrere anche 20 ore al giorno davanti allo smartphone. Pochi giorni fa aveva aggredito il fratellino di 20 mesi scagliandogli addosso una presa elettrica

Roma: ossessionato da videogames maltratta fratelli e genitori, arrestato 16enne

Un adolescente come tanti, con un buon rendimento scolastico, trasformato dall'ossessione per i videogames violenti, dei quali è diventato 'dipendente', arrivando a trascorrere 20 ore al giorno davanti allo smartphone. Gli atteggiamenti di violenza e alienazione del ragazzo hanno costretto gli agenti del Commissariato della Polizia di Stato Appio a eseguire, nella giornata di ieri, un'ordinanza di custodia cautelare e collocamento in comunità, emessa dal Tribunale per i Minorenni di Roma, a carico di un 16enne.

Nei giorni antecedenti all'arresto il giovane, senza motivo, aveva aggredito il fratellino di 20 mesi scagliando addosso al piccolo una presa elettrica che lo aveva colpito ad un occhio, facendolo sanguinare, tanto da rendere necessario l’accompagnamento del piccolo al pronto soccorso. In quell’occasione era stato necessario l’intervento della Polizia per frenare la violenza del ragazzo.

Gli agenti intervenuti, dopo aver svolto le opportune indagini ed ascoltato i familiari del ragazzo, hanno avuto modo di accertare come il 16enne, un ragazzo normale senza particolari problematiche relazionali e con un buon rendimento scolastico, negli ultimi mesi avesse sviluppato una dipendenza ossessiva dai videogiochi spiccatamente violenti, ai quali si dedicava utilizzando il suo smartphone, divenendo così chiuso e taciturno e soprattutto sempre più violento, arrogante e dispotico.

Il ragazzo aveva mutuato da tali realtà virtuali, brutali e violente, comportamenti che riproduceva ed emulava con frequenza sempre maggiore verso i suoi genitori, la sorellina e anche verso il fratellino. Si era pian piano alienato completamente dalle amicizie ed aveva iniziato a non frequentare più neppure la scuola, trascorrendo fino a 20 ore al giorno a giocare con i videogiochi anche nelle ore notturne.

Parallelamente il giovanissimo aveva iniziato ad avere dei comportamenti gratuitamente crudeli, ai limiti del sadismo, minacciando e picchiando regolarmente la madre e la sorellina, colpendo talvolta anche il padre quando non assecondava richieste di denaro per ricaricare la scheda sim o acquistare accessori per il suo cellulare.

Informata immediatamente dei fatti la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, stante il pericolo di reiterazione di simili condotte e soprattutto l’esigenza di avviare il minore ad un intensivo programma di riabilitazione, l’Autorità Giudiziaria ha emesso un provvedimento cautelare di collocazione temporanea presso una comunità specializzata dove ieri il ragazzo è stato accompagnato.

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