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Omicidio Meredith: tra 10 giorni la Cassazione, richieste e scenari

15 marzo 2015 | 15.14
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L'appuntamento è per il 25 marzo, a tre anni esatti dalla precedente udienza: il destino ha infatti voluto che il giorno fosse lo stesso di tre anni fa, quando la Suprema Corte annullò l'assoluzione della Corte d'Appello di Perugia e diede vita al processo d'appello bis a Firenze finito con la condanna di Knox e Sollecito per il delitto del 1 novembre 2007

Omicidio Meredith: tra 10 giorni la Cassazione, richieste e scenari

Mentre dagli Stati Uniti rimbalza la notizia che Amanda Knox sarebbe in procinto di sposarsi col suo nuovo fidanzato, e mentre sugli schermi di Usa e Gran Bretagna sta per uscire il film The Face of an Angel, basato sul libro di Barbie Latza Nadeau “Angel fate: the true story of student killer Amanda Knox”, sono sempre meno i giorni che separano i due ex fidanzati dal nuovo giudizio della Corte di Cassazione.

L'appuntamento è per il 25 marzo prossimo, a tre anni esatti dalla precedente udienza: il destino ha infatti voluto che il giorno fosse lo stesso di tre anni fa, quando la Suprema Corte annullò l'assoluzione della Corte d'Appello di Perugia e diede vita al processo d'appello bis celebrato a Firenze e finito con la condanna della Knox e del fidanzato dell'epoca, Raffaele Sollecito. Adesso i giudici potrebbero nuovamente annullare la sentenza e rinviare per un altro vaglio, eventualità richiesta dalle due difese, oppure potrebbe confermare la condanna, facendola diventare definitiva otto anni dopo l'omicidio di Meredith Kercher, avvenuto il 1 novembre del 2007.

In quel caso Raffaele Sollecito finirebbe velocemente in carcere, mentre Amanda Knox, ormai al sicuro in America, potrebbe finire al centro di un braccio di ferro diplomatico tra Italia e Usa. Ma ancora è troppo presto per scenari del genere, è ancora possibile infatti che la Cassazione annulli di nuovo la sentenza di Firenze con cui Amanda e Raffaele sono stati condannati a 28 e 25 anni di carcere.

Per Sollecito cambio di strategia processuale, secondo i legali le due posizioni vanno valutate separatamente

Intanto, però, gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori hanno depositato i motivi aggiunti per convincere la Corte di Cassazione ad annullare la condanna di Firenze. E il punto che più di ogni altro balza agli occhi è l'ormai marcato cambio di strategia processuale adottato da Sollecito. Se infatti prima il destino processuale dell'uno era anche quello dell'altro, adesso, forse ora che Amanda è al sicuro negli States e Sollecito è quello che rischia realmente il carcere, le “posizioni vanno valutate separatamente”. E per i legali di Sollecito, la Corte d'assise d'appello di Firenze non lo ha fatto.

“Sollecito di quella notte ha ricordi non nitidi, avendo fatto uso di cannabis e, dunque, può solo esprimere – come ha fatto – il convincimento che la Knox sia estranea ai fatti: tuttavia ciò non significa che non sia palese una diversità di posizioni processuali che la sentenza avrebbe dovuto esaminare”.

Per la difesa di Sollecito “la Corte di rinvio sarebbe stata onerata dal valutare l'ipotesi alternativa che la Knox si fosse allontanata da casa di Sollecito per farvi ritorno nottetempo, in seguito al delitto”, e questa ipotesi “trovava un fondamento dichiarativo e documentale nelle dichiarazioni e nel memoriale di Amanda”. E in particolare, nella prima versione che Amanda diede alla polizia, quella in cui incolpava l'innocente Patrick Lumumba dell'omicidio di Meredith, Raffaele Sollecito non c'è.

Legali, nelle prime dichiarazioni di Amanda Sollecito assente

Amanda in quelle dichiarazioni disse di essere uscita da casa di Raffaele dopo aver fumato uno spinello con lui e di aver raggiunto Lumumba in piazza Grimana, di essere poi andata a casa con lui, che, dopo un rapporto sessuale, avrebbe ucciso Meredith. Amanda ha più volte detto di essere stata “forzata” dalla polizia a tirare fuori un colpevole, ma quello che la difesa di Sollecito evidenzia è un'altra cosa: e cioè che Solllecito in questo racconto non c'è.

“Assumendo solo per un momento che Amanda Knox abbia sostituito la figura di Guede con l'incolpevole Lumumba, dovrebbe concludersi che questo atto documenti la prova dell'nnocenza di Sollecito”.

I legali di Sollecito dunque punteranno a differenziare le due posizioni e cercare, se non riusciranno a far valere la testi dell'innocenza totale di Sollecito, almeno a vedergli riconosciuto un ruolo molto meno attivo, che potrebbe tradursi in accusa di favoreggiamento. E intanto Rudy Hermann Guede, l'unico dei tre che sta scontando una pena definitva, è vicino ai primi permessi per uscire dal carcere.

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