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In Italia 345 casi di minori sottratti all'estero: flashmob dei papà a Roma

18 marzo 2015 | 18.12
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Padri separati dai figli, ai quali viene negato il diritto di essere genitori, espongono un cartello: "Festà del papà senza papà". Angelilli: "E' l'ennesimo appello alle istituzioni: sono soprattutto i papà ad essere discriminati da burocrazia e lungaggini processuali. Le norme vigenti sono inadeguate"

Il flashmob dei papà a Roma
Il flashmob dei papà a Roma

Padri separati dai figli, vittime di sottrazione internazionale di minore e a cui viene negato il diritto di essere quindi genitori, hanno organizzato questa mattina a Roma un flash mob esponendo lo striscione "Festà del papà senza papà". "Domani in occasione della Festa del papà, per molti padri non ci sarà nulla da festeggiare. Per questo abbiamo voluto lanciare l'ennesimo appello alle istituzioni per garantire, a tutti i livelli, il diritto alla genitorialità", ha dichiarato Roberta Angelilli, già mediatore del Parlamento europeo per i casi di sottrazione internazionale di minori e coordinatore regionale Ncd per il Lazio.

"In Italia, secondo gli ultimi dati disponibili, sono circa 345 i casi di sottrazione internazionale di minore da parte di un genitore, un fenomeno in crescita nel nostro Paese e in Europa. Si stima infatti - ha proseguito Angelilli - che in Europa ci siano 16 milioni di coppie binazionali. In particolare ogni anno si celebrano circa 310mila matrimoni, che nel 50% dei casi si concludono con una separazione o un divorzio: in questi casi a subire le conseguenze sono soprattutto i minori contesi tra i due genitori, ma anche tra due diversi Stati e due sistemi giuridici differenti. Inoltre nel 70% dei casi sono i papà a subire discriminazioni dal punto di vista burocratico e processuale".

"Le norme vigenti - ha detto ancora Angelilli - sono diventate obsolete e inadeguate ad affrontare in maniera efficace il fenomeno, come risulta anche dai dati della consultazione pubblica consegnati alla Commissione europea. Delle oltre 3000 denunce inviate alla Commissione, una parte consistente proviene da Italia, Spagna e Ungheria. La maggior parte di coloro che hanno partecipato alla consultazione ritiene che le normative vigenti debbano essere riviste: il 52% ritiene che le norme non assicurino l'immediato rientro del minore, e il 48% sottolinea l'inadeguata cooperazione tra le Autorità centrali".

"Alla luce di questi risultati, la Commissione europea insieme alle Autorità nazionali degli Stati membri ha iniziato una revisione dei Regolamenti, soprattutto per rendere più efficace la procedura di rimpatrio dei minori", ha concluso Angelilli.

L'iniziativa, con la partecipazione di diverse associazioni, è stata sostenuta anche dal Presidente della Commissione Affari esteri della Camera, Fabrizio Cicchitto, che insieme ai deputati di Area Popolare, Alli, Pizzolante, Bianchi, Pagano, Piso e Sammarco ha presentato un'interrogazione ai ministri competenti sul problema delle sottrazioni internazionali di minori.

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