Denunciati sette magrebini tra i 15 e i 18 anni che agivano fuori dalle scuole, dai centri commerciali o dei luoghi di ritrovo. Durante le perquisizioni i carabinieri hanno ritrovato parte della refurtiva
Una baby gang di bulli nordafricani ha seminato per mesi il terrore, con minacce e coltelli, tra gli studenti minorenni di Prato. Una dozzina di minorenni sono stati rapinati dei loro telefoni cellulari, della paghetta, di lettori musicali, occhiali da sole e altri oggetti fuori dalle scuole, dai centri commerciali o nei luoghi di ritrovo.
A mettere fine alle scorribande della gang di sette ragazzi magrebini tra i 15 e i 18 anni sono state le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di Prato.
Dall'inchiesta sono emersi atti di bullismo, rapine, estorsioni e ricettazioni nei confronti di giovani studenti a cui sono stati sottratti – spesso con violenza o minacce - danaro, telefoni cellulari ed altri oggetti di valore, a volte restituiti solo dietro pagamento. La baby gang ha agito tra novembre scorso e febbraio, mese a cui risalgono gli ultimi atti violenti.
E così, lunedì scorso, in accordo con il Tribunale dei Minori di Firenze, è scattata l'operazione dei carabinieri con una raffica di perquisizioni che hanno permesso di rinvenire e sequestrare numerosi oggetti frutto dell'attività criminale dei bulli, tra cui telefoni cellulari, lettori mp3 (la gang aveva preferenze per i dispositivi a marchio Apple), diverse sim card, occhiali da sole di marca ed altro materiale.
I sette componenti della banda (tutti minorenni tranne uno da poco maggiorenne, e tutti di origini nordafricane anche se alcuni di loro risultano nati in Italia) sono stati denunciati a piede libero. Le indagini continuano per accertare altri episodi.