Diversi gli episodi di intemperanze di tassisti avvenuti in città negli ultimi mesi. I reati ipotizzati, ancora contro ignoti, sono di violenza privata e danneggiamento. A quanto si apprende le indagini non prendono invece in esame la legittimità del servizio di trasporto privato con conducente
Al momento sono cinque i fascicoli aperti dalla Procura di Torino per diversi episodi di intemperanze di tassisti verso gli autisti di Uber avvenuti in città negli ultimi mesi. I reati ipotizzati, ancora contro ignoti, sono di violenza privata e danneggiamento. A quanto si apprende le indagini non prendono invece in esame la legittimità del servizio di trasporto privato con conducente.
In ogni caso sembra che non possa configurarsi "l'esercizio abusivo della professione" in quanto per i taxi non è necessaria l'abilitazione e l'iscrizione a un ordine professionale, ma solo una licenza, quindi un'abilitazione rilasciata dagli enti pubblici. Un servizio, quello fornito Uber, su cui al momento comunque la legislazione è ancora fumosa. Intanto le indagini, coordinate dal pm Patrizia Caputo, proseguono per identificare gli autori degli episodi di violenza.