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Roma, già in 500 per class action Codacons su buche. Dalla Romanina boom proteste

24 marzo 2015 | 16.28
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Il problema delle strade colabrodo non risparmia nessun municipio, ma negli ultimi tempi le segnalazioni arrivano soprattutto dal quadrante Sud-Est. Intanto prosegue il piano di interventi capitolino.

(Infophoto)
(Infophoto)

Motociclisti costretti a fare la gincana, automobilisti presi alla sprovvista dall'asfalto sconnesso e costretti a cambiare le gomme della vettura, pedoni inciampati e finiti a terra. Le strade colabrodo della Capitale 'mietono vittime' ogni giorno e, mentre proseguono gli interventi nell'ambito del piano anti-buche messo a punto dall'amministrazione capitolina, sono già 500 le adesioni arrivate alla 'class action' lanciata dal Codacons per costituirsi parte offesa nel processo penale per chiedere risarcimenti danni subiti a causa del dissesto strade. Boom di iscrizioni, nelle settimane scorse, quando Roma è stata colpita dal maltempo.

Guardando alla mappa della città, il problema delle buche non risparmia nessun municipio, ma negli ultimi tempi le segnalazioni al Codacons arrivano soprattutto dal quadrante Sud-Est, Romanina e Tor Vergata in primis.

Anche la Fondazione Ania per la sicurezza stradale monitora il problema delle strade pericolose dando voce direttamente ai cittadini grazie a una App gratuita per smartphone e tablet: basta scaricarla sul proprio dispositivo, posizionarsi in prossimità del 'black point', attivare l'app e scattare una foto. Si invia così la segnalazione alla stessa Fondazione che a sua volta si rivolge agli enti proprietari della strada per richiedere un intervento.

Fondazione Ania, segnalati 912 'black point', oltre la metà per dissesto stradale

Gli avvertimenti non riguardano solo strade dissestate, ma anche problemi alla segnaletica, al guard rail, scarsa illuminazione, incroci o curve pericolose. Certamente le voragini fanno la parte del leone: basti pensare che, secondo i più aggiornati dati della Fondazione Ania, su 5.287 'black point' segnalati in tutta Italia circa la metà, 2.600, sono buche o strade dissestate. A Roma i 'black point' sono ben 912, di cui 503 per buche.

Le strade sulle quali, attraverso la App della Fondazione Ania, sono arrivate più lamentele sono la Collatina, via di Torrenova, via Palmiro Togliatti e via Tiburtina. Non mancano però anche richieste di intervento per via Tuscolana, via Nomentana, via di Salone, via Cristoforo Colombo e via degli Agrostemmi.

E sul web spuntano blog o gruppi Facebook per dare voce al malcontento ma anche per facilitare il passaparola mettendo in allerta chi guida sulle vie da evitare e dove è meglio tenere alta la guardia.

Prosegue piano interventi capitolino, 'lavori nei tempi previsti e controlli''

Intanto il piano di manutenzione stradale, presentato a fine gennaio dal Campidoglio, continua con l'obiettivo di risanare entro marzo il 5% delle strade di grande viabilità, con un investimento di circa 6 milioni di euro per 250mila mq, per arrivare al 15% entro l'estate. Tra le strade interessate dai lavori, la Salaria all'altezza di Prati Fiscali, via Palmiro Togliatti all'altezza dell'A24, un tratto della Nomentana, via Casilina, via Tor Bella Monaca, via Tiburtina, ma anche tratti del Lungotevere, via del Corso, via del Quirinale, via del Tritone e via del Circo Massimo.

Gli interventi concordati con i municipi stanno proseguendo, a quanto si apprende dall'assessorato ai Lavori Pubblici, come da tempi previsti e sono in corso anche i controlli sulla qualità dei lavori eseguiti. In vista del Giubileo nuove risorse ad hoc per la manutenzione delle strade potrebbero consentire di ampliare i lavori per sistemare le altre centinaia di migliaia di metri quadrati.

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