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I clochard in visita ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina, poi a cena. "Mangeremo quel che passa il convento..." /

26 marzo 2015 | 16.44
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Su invito di Papa Francesco,recapitato personalmente dall'elemosiniere pontificio, monsignor Konrad Krajewski. Prima di entrare ai Musei Vaticani, i gruppi hanno fatto un percorso interno, passando anche davanti alla Casa Santa Marta, il residence dove risiede Jorge Mario Bergoglio /Video di Enzo Bonaiuto

I clochard in visita ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina, poi a cena.

di Enzo Bonaiuto

Porte aperte ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina per 150 clochard romani, su invito di Papa Francesco recapitato personalmente dall'elemosiniere pontificio, monsignor Konrad Krajewski. Gli ospiti 'speciali' hanno fatto il loro ingresso a piccoli gruppi, dall'entrata del Sant'Uffizio posta al fianco della basilica di San Pietro, hanno ricevuto gli auricolari per la visita e sono stati affidati a una guida. Video

Prima di entrare ai Musei Vaticani, i gruppi hanno fatto un percorso interno, passando anche davanti alla Casa Santa Marta, il residence dove risiede Papa Francesco, proseguendo poi dietro l’abside della basilica di San Pietro, attraversando il piazzale della Zecca, lo stradone dei Giardini e il Cancello di Gregorio. La prima sezione dei musei a essere visitata è quella recentemente riallestita del padiglione delle Carrozze; poi attraverso la scala Simonetti, l'accesso alle gallerie superiori dei Candelabri e delle Carte geografiche, fino ad arrivare alla Cappella Sistina.

"Le bellezze artistiche vaticane possono essere ammirate anche dai poveri, che solitamente di San Pietro conoscono solo i gradini del colonnato", aveva commentato ieri l'Osservatore Romano. Al termine della visita, dopo una preghiera comune, l’intero gruppo sarà accompagnato in un posto di ristoro dove verrà offerta la cena. "Cosa mangeremo? Quello che ci offrirà il convento...", dice con ironia Pino, sardo cresciuto a Roma, 59 anni, prima di entrare per la prima volta nella sua vita ai Musei Vaticani.

"Il Papa? Per me oramai è una persona di famiglia - racconta Pino - l'ho visto già tante volte qui in piazza San Pietro, alle udienze: non è uno sconosciuto, per me. Come Papa è bravissimo, si dà tanto da fare, gli altri non fanno niente. Delle forze dell'ordine non posso dire nulla di male: non c'è stato mai né un poliziotto né un carabiniere che mi ha dato fastidio. Ma la gente preferisco evitarla, mi piace stare riservato". E con gli altri clochard? "Ripeto: sono un tipo un po' chiuso, non faccio amicizia. La mattina mi sveglio e faccio un giro per Roma".

Continua Pino: "La Cappella Sistina? Di fuori la conosco, è una serie di blocchetti di mattoni. Mo' la vedo dentro, penso che mi piacerà... Comunque sarà un'emozione. Però, a volte entro in qualche chiesa a vedere i quadri che sono appesi: alcuni mi piacciono, altri no".

In fila per entrare, nel gruppetto, c'è anche un altro clochard, Alessandro, romano. L'invito per visitare i Musei Vaticani "è stato davvero un gesto piacevole. Qui a piazza San Pietro ci sono venuto altre volte e assieme a un gruppetto di altri come me abbiamo distribuito ai fedeli le copie del Vangelo. E' stato davvero bello, tutti ci ringraziavano".

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