"Poteva accorgersene qualche decennio fa". Così il consigliere politico di Forza Italia Giovanni Toti replica alle affermazioni di Massimo D'Alema che ha chiesto a Csm e Anm una maggiore vigilanza sull'uso che certa magistratura fa delle intercettazioni, come è stato nel suo caso per le vicende legate alle tangenti a Ischia. "Francamente -aggiunge Toti- penso che le intercettazioni siano spesso usate e pubblicate a sproposito e questo fa male soprattutto alla magistratura".
"Piuttosto -rileva tra l'altro l'esponente azzurro- stupisce l'enorme numero e il ruolo delle cooperative: entrano in gioco nel Mose, vicenda per la quale ci hanno crocifisso, nel caso di Ischia e in quello di Roma Capitale, in Liguria la fanno da padrone, il libero mercato di fatto non esiste e le cooperative fanno bello e cattivo tempo. E’ un mondo -conclude Toti- su cui occorre tornare a ragionare".