In primo grado quattro condanne e sei assoluzioni. Nel crollo morirono otto persone
Comincerà il 22 aprile prossimo il processo d'Appello per il crollo della Casa dello studente dell'Aquila, in cui morirono otto persone, avvenuto la notte tra il 5 e il 6 aprile 2009 a seguito del terremoto che ha devastato la città abruzzese. La sentenza del processo di I grado, che per otto imputati si è celebrato con il rito abbreviato, è arrivata il 16 febbraio del 2013: tre condanne a quattro anni e una a due anni e sei mesi. Il gup ha anche deciso quattro assoluzioni perché il fatto non sussiste e due per non luogo a procedere.
In particolare, accogliendo le richieste del pm Fabio Picuti, il Gup del Tribunale dell'Aquila ha condannato a quattro anni Bernardino Pace, Pietro Centofanti e Tancredi Rossicone, tecnici autori dei lavori di restauro del 2000, che, secondo l'accusa, avrebbero ulteriormente indebolito il palazzo, che già presentava vizi costruttivi all'epoca della sua edificazione negli anni '60. E' stato condannato a due anni e mezzo Pietro Sebastiani, il tecnico dell'Azienda per il diritto allo studio che gestiva l'immobile.