Il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone: "Ora disporremo verifiche e controlli adeguati per stanare i furbetti per questo abbiamo convocato per la settimana prossima un tavolo tecnico al Miur"
Procedimento disciplinare per la docente palermitana, indagata per aver usato i permessi previsti dalla legge 104 per partecipare a gare europee di tango. Lo annuncia il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone: "Abbiamo avviato un procedimento disciplinare nei confronti della docente indagata perché avrebbe utilizzato i permessi previsti dalla legge 104 per partecipare a gare di tango in alcune città europee. È doveroso fare chiarezza e far pagare, una volta accertate le responsabilità, chi sbaglia, usando uno strumento di civiltà per i propri scopi, danneggiando gli alunni e di chi veramente ne ha bisogno".
"Dopo aver effettuato il monitoraggio sull'uso della legge, ora disporremo verifiche e controlli adeguati per stanare i furbetti della 104 - ha detto Faraone - per questo abbiamo convocato per la settimana prossima un tavolo tecnico al Miur nel quale discuteremo le azioni che dirigenti scolastici e uffici scolastici regionali possono intraprendere per raggiungere questo obiettivo". "Con il monitoraggio abbiamo notato dati anomali e macroscopiche differenze tra regioni e province - ha continuato - un po' ovunque in Italia: il Piemonte e il Veneto hanno le percentuali più basse di beneficiari tra i docenti di ruolo (rispettivamente l'8,96% e il 9,71%) mentre la Sardegna e l'Umbria raggiungono il primato con il 18,27% e il 17,17%, con picchi del 28,58% nella provincia di Cagliari e del 18,02% in quella di Perugia. E le cose non vanno meglio per il personale Ata: anche qui l'Umbria si conferma alta in classifica con il 26,27% di beneficiari, seguita dal Lazio con il 24,78% ma a livello provinciale danno da pensare i dati delle provincia di Sondrio con il 33,71% di titolari di benefici della legge 104 e Oristano con il 28,97%".
"Adesso - ha aggiunto il sottosegretario - si tratta di mettere a disposizione delle scuole gli anticorpi per fronteggiare un uso distorto della legge 104. Dobbiamo essere intransigenti. Chi truffa, chi non rispetta questa legge, lo fa a discapito di chi ha bisogno, della continuità e della qualità didattica. La scuola - ha concluso - è un luogo in cui ragazzi imparano non solo nozioni ma anche il senso civico. Dobbiamo garantire che sia effettivamente così".