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Salgono a 1,254 mld i cattolici, nel mondo sono il 17,7%

16 aprile 2015 | 16.05
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I dati dell'Annuario statistico della Chiesa, in Europa nel 2013 circa 6,5 milioni in più rispetto al 2005. In Africa crescono al 19%, in Asia (3%) e America (63%) in linea con l'aumento demografico, stabili in Oceania

Piazza San Pietro (foto Infophoto)
Piazza San Pietro (foto Infophoto)

Nel periodo che va dal 2005 al 2013, "i cattolici battezzati nel mondo hanno registrato una rapida crescita, con un incremento percentuale di oltre il 12%". Nello stesso arco temporale, "sono complessivamente passati da 1,115 a 1,254 miliardi, con un aumento assoluto di 139 milioni di fedeli battezzati. Poiché nello stesso periodo la popolazione mondiale è passata da 6,463 a 7,94 miliardi, l’incidenza dei cattolici a livello planetario è aumentata dal 17,3 al 17,7%". E' quanto si rileva nell'Annuario Statistico della Chiesa, uscito oggi assieme all'Annuario Pontificio.

Sul documento vaticano si osserva che "i valori assoluti esprimono la sintesi di situazioni molto diverse tra i vari continenti. Per l’Europa, si registra una evidente stazionarietà da imputare sostanzialmente alla ben nota situazione demografica del vecchio continente, la cui popolazione in fase di stabilizzazione è prevista in netto declino per i prossimi decenni. Nel 2013 i fedeli battezzati, in lieve crescita rispetto all’anno precedente, ammontavano a 287 milioni e sono 6,5 milioni in più rispetto al 2005".

L'Annuario statistico della Chiesa giudica "più dinamica la realtà in Africa, dove i cattolici sono aumentati del 34%: nel 2005 erano 153 milioni e nel 2013 erano saliti a 206 milioni. Tale andamento, solo in parte imputabile a fattori puramente demografici, riflette un aumento effettivo della presenza dei fedeli battezzati: infatti, i cattolici, che erano il 17,1% della popolazione africana nel 2005, otto anni più tardi ne rappresentavano quasi il 19%".

Situazioni intermedie quelle registrate in America e in Asia, "dove la crescita dei fedeli battezzati è stata importante, rispettivamente +10,5 e +17,4%, ma del tutto spiegabile con lo sviluppo demografico registrato nello stesso periodo". Infatti, "in termini relativi, i cattolici americani rappresentavano stabilmente il 63% della popolazione mentre in Asia l’incidenza dei cattolici è passata dal 2,9 al 3,2%". Infine, "rimane stabile la percentuale dei cattolici battezzati in Oceania, anche se su valori assoluti nettamente inferiori".

Dopo un periodo di costante e sostenuto aumento del numero delle vocazioni sacerdotali, che ha avuto il momento di maggiore crescita nel 2011, si assiste invece nell’ultimo biennio a una inversione di tendenza. Il numero complessivo degli iscritti ai corsi di Filosofia e Teologia dei centri diocesani e religiosi di formazione al sacerdozio di tutto il mondo cattolico è stato nel 2013 di 118.251 contro i 120.616 nel 2011, con una flessione del 2%. La diminuzione delle vocazioni sacerdotali nel 2013 è stata generale, con la sola eccezione dell’Africa dove si è registrato un incremento in controtendenza dell’1,5%. In Europa, il calo è stato pari al 3,6 per cento: -11,5% in Gran Bretagna, -10,1% in Polonia, -7,7% in Germania, -3,5% in Francia, -1,8% in Spagna ma +0,3% in Italia.

Vescovi, sacerdoti, diaconi, religiosi, suore, membri di istituti secolari, missionari laici e catechisti ammontano a fine 2013 a 4.762.458 con una variazione positiva di poco meno di 300.000 unità rispetto alla stessa data del 2005. Nella media mondiale, il rapporto percentuale tra la somma dei vescovi, dei sacerdoti e dei diaconi e il complesso di tutti gli operatori pastorali risulta del 9,7% con valori inferiori in Africa (8,1%) e Sud-Est Asia (9,4%) e superiori in Europa (19%) e Nord America (12,5%): "I territori di missione si caratterizzano così per un accentuato apostolato di tipo laicale", osserva a questo proposito l'Annuario statistico della Chiesa.

Al 31 dicembre 2013, erano presenti in tutte le circoscrizioni ecclesiastiche 5.173 vescovi con un aumento rispetto ad un anno prima di 40 unità. La presenza più numerosa è in America e in Europa, dove vivono rispettivamente il 37,4 e il 31,4 per cento dei vescovi del mondo, seguiti da Asia con il 15,1% dall'Africa con il 13,6% e dall'Oceania con il 2,5 per cento.

Il numero complessivo dei sacerdoti è di 415.348: rispetto all’anno precedente, quando il numero dei sacerdoti risultò di 414.313, vi è stato un aumento dello 0,3%. L’incremento si è verificato in tutte le ripartizioni territoriali tranne Nord America ed Europa, in cui la consistenza dei sacerdoti si è ridotta rispettivamente dell’1,4 e dell’1,2%. Rispetto al 2005, nel 2013 i sacerdoti sono aumentati del 2,2%: il 44,3% è presente in Europa, dove vivono poco meno del 23% di tutti i cattolici del mondo; il 29,6% in America, il 14,8% in Asia, il 10,1% in Africa e l’1,2% in Oceania.

Le suore sono diminuite tra il 2012 e il 2013 dell’1,3%, valore che eguaglia la media annua tra il 2005 e il 2013. Nell’intero periodo esse sono passate da 760.529 nel 2005 a 693.575 unità nel 2013, con una variazione di -8,8%. "Il declino riguarda Europa, America e Oceania, con una variazione negativa che per il Vecchio Continente è del 18,3%. In Africa e in Asia, l’incremento è invece decisamente sostenuto".

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