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Pompei: sindaco, Renzi inviti Obama, sarebbe bello avere anche lui qui

18 aprile 2015 | 19.12
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Nel giro di meno di un mese il sindaco Uliano ha registrato nella sua città le visite di Papa Francesco, il 21 marzo scorso al Pontificio Santuario della Beata Vergine del Rosario, e oggi del premier Renzi di ritorno dalla visita negli Stati Uniti

Il sindaco di Pompei, Nando Uliano
Il sindaco di Pompei, Nando Uliano

"Oggi sugli scavi si è aperta una finestra fantastica che finalmente pone fine al passaggio di un triste testimone da un soprintendente all'altro e da un ministro all'altro. Finalmente, con Renzi e Franceschini, è stato dato il giusto valore a Pompei". A dirlo all'AdnKronos è il sindaco di Pompei (Napoli), Nando Uliano, che questa mattina ha partecipato all'evento "Expo delle idee" nel Quadriportico dei Teatri negli scavi archeologici con il presidente del Consiglio Matteo Renzi e i ministri dei Beni culturali Dario Franceschini e delle Politiche agricole Maurizio Martina.

Nel giro di meno di un mese il sindaco Uliano ha registrato nella sua città le visite di Papa Francesco, il 21 marzo scorso al Pontificio Santuario della Beata Vergine del Rosario, e oggi del premier Renzi di ritorno dalla visita negli Stati Uniti, dove ha incontrato il presidente Barack Obama: "Sarebbe bello se il prossimo fosse proprio lui - dice Uliano - e che Renzi lo invitasse a Pompei per continuare su questa scia e, parlando da democratico quale sono, la sua presenza sarebbe doppiamente ben accolta. Quindi ben venga lui così come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che aspettiamo".

Uliano è stato salutato da Renzi al suo arrivo a Pompei in un modo particolare: "Mi ha detto 'ciao collega scout', sapendo che siamo nati entrambi negli scout". Il momento principale per Uliano resta però quel "riprendiamoci Pompei" che, ricorda, "è stato il mio slogan nella campagna elettorale dell'anno scorso. Riprendiamoci una nuova Pompei, perché è vero che gli scavi rappresentano il passato ma noi guardiamo al futuro. Per questo porterò avanti un progetto di rivalutazione di Pompei che toccherà l'esterno degli scavi, la buffer zone, per far sì che il turismo non sia più mordi e fuggi ma duraturo per la città e per il commercio". Intanto, conclude, "è un fatto positivissimo che oggi si sia parlato di Pompei in questo modo e non per crolli negli scavi o indecenze all'esterno".

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