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Immigrati: vescovo Mazara, Salvini strumentalizza per qualche voto in più

19 aprile 2015 | 15.15
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Non risparmia critiche al leader della Lega Matteo Salvini che accusa di "strumentalizzare in maniera sciagurata le tragedie per un pugno di voti", ma se la prende anche con l'Unione europea "che non si muove" e che "resta insensibile di fronte alle tragedie". Sottolinea anche di non volere dire "nulla su questa strage perché qualsiasi parola offenderebbe queste povere vittime". Monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo, è arrabbiato per la nuova tragedia del mare che questa volta conta circa 700 vittime. E non lo nasconde. Ricorda tutte "quelle volte che i politici sono intervenuti per poi non trovare una soluzione".

Se la prende soprattutto con il capo della Lega Nord, Matteo Salvini che da anni chiede di bloccare gli sbarchi in Italia. "Ci sono politici come Salvini che strumentalizzano in maniera sciagurata queste tragedie per un pugno di voti, tutto questo è inaccettabile. Finiamola con i luoghi comuni", ammonisce monsignor Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo (Trapani). "Alimentiamo un disamore da parte della nostra gente che alla fine dopo avere sentito tante cose inevitabilmente finisce per credere a quello che viene propinato...", dice.

"L'Europa non si muove e l'Italia non può fare nulla, la Libia è in una situazione terribile. Ecco perché quando accadono queste cose è meglio stare zitti", dice ancora.

'Non possiamo continuare a contare i morti in mare, si faccia qualcosa'

Monsignor Mogavero dice anche che ormai "le persone mostrano meno sensibilità nei confronti dei migranti". "Questi messaggi di alcuni politici che partono dai mal di pancia determinano mal di pancia - dice - quando la gente viene toccata sulle corde dell'emotività è chiaro che si lascia prendere la mano. E' troppo semplice dire che vengono qui per rubare il lavoro. Non è così".

E aggiunge: "Non è possibile che continuiamo a contare morti in mare, dicendo sempre che è la più grave e che non deve più accadere. Cosa dobbiamo aspettare ancora? Ogni parola oggi sarebbe un'offesa ai defunti. Il rispetto per i morti e per questa nuova tragedia ci impone il silenzio. Ma continuo a chiedermi: cosa deve ancora succedere prima che chi deve decidere politicamente, strategicamente? Continuare a sentire cose insensate di fronte a questi morti fa una grande rabbia".

E ancora sui politici: "La politica sta ancora a guardare, non mi incantano più le dichiarazioni, a qualunque livello. Perché di dichiarazioni di intenti ne abbiamo sentite ma non succede nulla. Il problema è grosso. Pure il Papa ha detto che nessuno può pretendere di risolvere questo problema da solo. Questa gente scappa dalla morte e dalla persecuzione. I migranti che vogliono venire in Europa non lo fanno perché vogliono stare meglio ma perché vogliono salvare la pelle, sono paesi in guerra. Se di fronte a tutto questo l'Europa non fa nulla, non cambierà mai niente. Come fa l'Europa a restare così insensibile e fare discorsi come se si trattasse di migranti economici? Il 90 per cento è gente che vuole sfuggire a persecuzioni".

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