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Roma: metro C, tratta Centocelle-Lodi aperta tra fine giugno e metà luglio

22 aprile 2015 | 16.57
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Sopralluogo nelle 6 nuove stazioni della metropolitana della Capitale (Fotogallery). Il presidente di Roma Metropolitane, Paolo Omodeo Salè annuncia: "Abbiamo un progetto fino a Ottaviano". E lancia un appello: "La nuova metropolitana deve arrivare fino a Grottarossa"

Metro C Roma
Metro C Roma

"La tratta della Metro C Centocelle-Lodi la apriremo tra fine giugno e metà luglio". Lo annuncia il presidente di Roma Metropolitane, Paolo Omodeo Salè durante un sopralluogo alle nuove stazioni della Metro C di Roma. "La linea proseguirà a San Giovanni e poi ai Fori Imperiali" aggiunge sottolineando l'importanza della stazione 'Lodi' "che si trova a poche centinaia di metri dalla stazione San Giovanni e quindi dalla linea A, dando così una prima importante risposta alla cura del ferro che richiede la città".

Il progetto della Metro C è attualmente finanziato (per un costo di circa 3 miliardi di euro) fino ai Fori Imperiali, dove si prevede di arrivare con le 'talpe' entro due anni. Ma si guarda già avanti. "Abbiamo depositato al ministero un progetto di massima che riguarda la tratta da piazza Venezia a Ottaviano e che prevede le stazioni di San Pietro, da realizzare tra Castel Sant'Angelo e via della Conciliazione, e Ottaviano, per un costo complessivo stimabile intorno a 1,3 miliardi di euro" spiega Salè sottolineando come a causa dei rilevamenti archeologici non si possano realizzare stazioni a Corso Vittorio. Non solo. Il presidente di Roma Metropolitane lancia un accorato appello: "La metro C di Roma deve arrivare a Grottarossa, non si può fermare a metà, è fondamentale per la mobilità del quadrante nord della città".

Non mancano però le note dolenti, fra ritardi, mancati pagamenti e incertezze sul futuro. Le nuove stazioni della tratta fino a Lodi apriranno infatti con 7-8 mesi di ritardi. "Per quanto riguarda i tempi, gli allungamenti sono dovuti essenzialmente alle varianti, 45 in tutto, decise dall'amministrazione, quindi per fatti indipendenti dalla volontà del costruttore" spiega il presidente del Consorzio Metro C, Franco Cristini. "Queste varianti sono costate più di 300 milioni di euro e hanno inciso in modo significativo anche sui tempi di realizzazione - aggiunge-. Tra le varianti più significative c'è stata quella della stazione di San Giovanni dove nel progetto iniziale si doveva passare sotto la linea A ma per decisione della Sovrintendenza in seguito ai ritrovamenti archeologici si passa sotto la A".

Il Consorzio Metro C denuncia inoltre una "situazione finanziaria molto grave": "Oltre ad aver avuto sempre finanziamenti spezzettati e in ritardo - afferma Cristini - ad oggi abbiamo fatture emesse e non pagate per 132 milioni di euro oltre a 57 milioni di mancata contrattualizzazione di lavori ordinati e già eseguiti. Ci stanno mettendo in una situazione di difficoltà" conclude il presidente del Consorzio Metro C.

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