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Immigrati: Ban Ki-moon, distruggere barconi non è strada giusta

28 aprile 2015 | 12.58
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Il Segretario generale dell'Onu, salutato in Vaticano da Papa Francesco: "Dobbiamo fermare gli scafisti che li usano. Affrontare le cause dell'immigrazione richiede più tempo, ma è la strada più efficace per una soluzione globale. Con Renzi abbiamo parlato della posizione europea, l'operazione antipirateria 'Atlantis' davanti alle coste della Somalia può essere un esempio da seguire in Libia"

Ban Ki-moon al convegno in Vaticano (foto Adnkronos)
Ban Ki-moon al convegno in Vaticano (foto Adnkronos)

"Distruggere i barconi non è la strada giusta: dobbiamo fermare gli scafisti che li usano". E' questa l'indicazione in tema di immigrazione nel Mediterraneo che dà il Segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, intervenendo al convegno organizzato in Vaticano - dove è stato salutato da Papa Francesco - dal titolo 'Proteggere la Terra'.

Nel suo discorso alla Casina Pio IV, sede della Pontifica Accademia delle Scienze nei Giardini Vaticani - ascoltato fra gli altri dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dall'ex premier Romano Prodi - Ban Ki -moon osserva che "affrontare le cause dell'immigrazione richiede più tempo, ma è la strada più efficace per una soluzione globale".

A margine del convegno, il segretario generale dell'Onu chiede di "creare corridoi umanitari nel Mediterraneo, per assicurare una migrazione regolare" e durante la conferenza stampa indica la necessità di "stabilità politica" e di "una robusta azione di ricerca e di salvataggio dei migranti in mare". "Il Consiglio Ue straordinario ha fatto segnare un primo passo nella giusta direzione. Ieri, con il premier italiano Matteo Renzi -riferisce- abbiamo parlato della posizione europea e ricordato l'operazione antipirateria 'Atlantis' davanti alle coste della Somalia, che all'epoca ha favorito una soluzione del problema. Oggi può essere un esempio da seguire in Libia".

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