Coinvolto nell'inchiesta 'Terra di mezzo', è considerato dalla Procura di Roma referente in Italia di Cosa nostra. Gli sono stati sottratti beni immobili, quote societarie, opere d'arte e molto altro. A chiedere il provvedimento erano stati i pubblici ministeri Paolo Ielo, Luca Tescaroli e Giuseppe Cascini
Beni di diverso genere e del valore che oscilla dai 25 ai 30 milioni di euro sono stati confiscati a Ernesto Diotallevi, coinvolto nell'inchiesta su 'Mafia capitale' e considerato dalla Procura di Roma referente in Italia di Cosa nostra. Il provvedimento è stato adottato dalla Sezione misure di sicurezza del Tribunale di Roma e si riferisce ad un patrimonio costituito da beni immobili, quote societarie, opere d'arte ed altro. A chiedere il provvedimento erano stati i pubblici ministeri Paolo Ielo, Luca Tescaroli e Giuseppe Cascini. (segue)