Ribadita la condanna per i quattro tecnici imputati per il crollo dell'edificio - in cui morirono otto giovani universitari- la notte del 6 aprile 2009 in occasione della forte scossa che provocò la distruzione della città e la morte di 309 persone. Il sindaco Cialente al governo: "Una task force per far correre i progetti di ricostruzione". Renzi assicura: "I soldi ci sono e li spenderemo bene". L'Aquila, in migliaia nella notte alla fiaccolata in ricordo delle vittime del terremoto e in un docufilm la città si racconta. La cronologia: alle 3.32 la scossa che ha devastato l'Abruzzo. Guarda il VIDEO
La Corte d'Appello dell'Aquila ha confermato le condanne di primo grado a carico dei quattro tecnici imputati nel processo per il crollo della Casa dello Studente avvenuta la notte del 6 aprile 2009 in occasione della forte scossa che provocò la distruzione della città e la morte di 309 persone. Sotto le macerie della Casa dello studente morirono otto giovani universitari. Gli imputati sono stati invece assolti dalla pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici. La cronologia: alle 3.32 la scossa che ha devastato l'Abruzzo.
In primo grado erano stati condannati a 4 anni di reclusione per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni, Tancredi Rossicone, Berardino Pace e Pietro Centofani, ovvero i tecnici autori dei lavori di restauro effettuati nel corso del 2000 nella Casa dello Studente. Pietro Sebastiani, tecnico dell'Azienda per il diritto allo studio (Adsu) che gestiva la struttura, era stato invece condannato alla pena due anni e sei mesi di reclusione. Il Pg, Alberto Sgambati, nella precedente udienza aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado.
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