L'omicidio del giovane bracciante agricolo romeno il 26 aprile a Vittoria. Grazie alla testimonianza della donna, la Squadra mobile di Ragusa è riuscita a rintracciare e fermare quattro tunisini: per loro le accuse sono di omicidio, sequestro di persona e violenza sessuale di gruppo aggravata. Avrebbero già confessato
Sarebbe stato ucciso nel tentativo di difendere sua moglie da uno stupro di gruppo il giovane romeno assassinato a bastonate il 26 aprile scorso a Vittoria, nel ragusano, sulla strada per Scoglitti. A dare una svolta alle indagini sull'omicidio del bracciante agricolo, per il quale oggi gli uomini della squadra mobile di Ragusa hanno eseguito quattro fermi, sarebbe stata la moglie della vittima, ascoltata come persona informata sui fatti. In manette, con l'accusa di omicidio, sequestro di persona e violenza sessuale di gruppo aggravata, sono finiti quattro tunisini, che avrebbero già confessato.