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Spazio: Cristoforetti beve il caffè espresso grazie a speciale macchina a capsule

03 maggio 2015 | 17.26
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'ISSpresso è uno dei nove esperimenti selezionati dall’Agenzia Spaziale Italiana per la missione Futura e non è solo il simbolo del Made in Italy che conquista la stazione spaziale, ma anche il frutto di una ricerca scientifica avanzata

Spazio: Cristoforetti beve il caffè espresso grazie a speciale macchina a capsule

Un caffè nello spazio per Samantha Cristoforetti. ''E' stato bevuto alle 12.44 GMT di oggi il primo caffè espresso nello spazio. Un desiderio finalmente realizzato grazie a ISSpresso, la prima macchina espresso a capsule in grado di lavorare nelle condizioni estreme dello spazio, che è stata installata e messa in funzione sulla Stazione Spaziale Internazionale da Samantha Cristoforetti, astronauta italiana dell’Agenzia Spaziale Europea, capitano dell’Aeronautica Militare, impegnata nella missione Futura, la seconda di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana sulla ISS. Cristoforetti è oggi diventata, dunque, non solo la prima donna italiana ad andare nello spazio, ma anche il primo astronauta della storia a bere in orbita un autentico espresso italiano. Il progetto ISSpresso è stato realizzato da Argotec e Lavazza in partnership pubblico-privata con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI)''. E' quanto si legge in una nota di Asi e Lavazza.

''ISSpresso è uno dei nove esperimenti selezionati dall’Agenzia Spaziale Italiana per la missione Futura di Samantha Cristoforetti e non è solo il simbolo del Made in Italy che conquista la stazione spaziale, ma anche il frutto di una ricerca scientifica avanzata. Preparare un caffè nello spazio non è semplice ma è necessaria una tecnologia estremamente raffinata. La prima macchina espresso a capsule è in grado di lavorare nelle condizioni estreme dello spazio, dove i principi che regolano la fluidodinamica dei liquidi e delle miscele sono molto diversi da quelli tipici terrestri. Rappresenta un vero gioiello tecnologico e ingegneristico, in grado di erogare un espresso a regola d’arte in assenza di peso. Per questo è stato selezionato dall’Agenzia Spaziale Italiana per un’opportunità di utilizzazione a bordo della ISS'', prosegue la nota.

"L’esperimento è un’opera di elevata ingegneria – ha ricordato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston – frutto di una collaborazione tra pubblico e privato che ha prodotto soluzioni innovative: porteranno non solo benefici psicologici immediati per gli astronauti, ma importanti ritorni positivi sulla Terra e vantaggi tecnologici per le future missioni spaziali".

"Con il successo dell’esperimento di oggi, abbiamo vinto la sfida che avevamo lanciato quasi un anno fa durante la presentazione del progetto, riuscendo a superare i limiti dell’assenza di peso e permettendo così di bere a bordo della Stazione Spaziale Internazionale un ottimo espresso, simbolo indiscusso del made in Italy, ma anche migliorando le conoscenze di fluidodinamica - hanno dichiarato con soddisfazione David Avino, managing director di Argotec, e Giuseppe Lavazza, vicepresidente del Gruppo Lavazza – La collaborazione tra Argotec e Lavazza, in partnership con ASI, dimostra come la sinergia tra due aziende italiane - e in particolare torinesi - che rappresentano l’eccellenza nel proprio settore, possa portare a risultati straordinari di rilevanza internazionale".

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