cerca CERCA
Venerdì 29 Marzo 2024
Aggiornato: 00:28
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Expo: pubblicitari, lettera di Rolex ai giornali? Strategia di comunicazione

06 maggio 2015 | 15.45
LETTURA: 3 minuti

Toscani sulla protesta dell'azienda di orologi contro le parole del governo: "Come si suol dire, 'basta che se ne parli'". Vanacore (Tp): "Possibile che dietro la reazione ci sia stata una ricerca"

La lettera di Rolex a Renzi e Alfano
La lettera di Rolex a Renzi e Alfano

La protesta della Rolex contro le parole del governo, responsabile di aver associato il noto marchio a chi ha devastato Milano nel giorno inaugurale dell'Expo, potrebbe essere il frutto di una strategia di comunicazione. E' l'opinione di alcuni pubblicitari ed esperti del mondo della comunicazione sentiti dall'Adnkronos in merito alla lettera a pagamento pubblicata sui quotidiani dall'amministratore delegato di Rolex Italia, Giampaolo Marini, che si lamenta per l'"inaccettabile affiancamento" dell'azienda ai violenti di Milano.

"E' tutta comunicazione. Come si suol dire, 'basta che se ne parli', la pubblicità va sempre bene", commenta il fotografo Oliviero Toscani che ritiene eccessiva l'autodifesa dell'azienda di orologi, perché nel caso specifico "quale può essere il danno?". Secondo Toscani, l'azienda scegliendo il silenzio per tutelare il marchio "avrebbe fatto meno danni di quello che pensa essere stato un danno d'immagine".

Dello stesso parere Biagio Vanacore, presidente Tp, l'associazione dei pubblicitari professionisti che pensa che la scelta dell'azienda del noto brand sia stato in buona parte "un modo per farsi pubblicità". Allo stesso tempo Vanacore non giudica negativamente il fatto che la casa di orologi abbia scelto di difendere il marchio di fabbrica perché "qui stiamo parlando di un brand di successo ed esclusivo, riservato ad una classe eletta. E il fatto che venga associato a vandali non depone certo a favore della filosofia di Rolex". Che in questo caso cerca di "rimarcare una posizione di successo".

In sostanza, spiega Vanacore, "Rolex ha fatto bene perché ha utilizzato un fatto negativo per riportarlo comunque in un canale di comunicazione corretta". Tirando le somme: pubblicità di ritorno.

Vanacore ipotizza anche che dietro la lettera aperta dell'azienda ci sia stata una scelta ponderata. "Siamo in un'epoca in cui si misura tutto, ed è possibile che l'azienda abbia commissionato una ricerca per capire quale ritorno d'immagine potesse essere legato alla vicenda. Si può pensare che dalla ricerca sia emerso un dato negativo: 'il marchio ne esce danneggiato'. Da qui, il suggerimento a prendere un provvedimento. Ma se io fossi stato nei panni del direttore marketing avrei fatto una scelta diversa. Il silenzio, magari", conclude Vanacore.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza