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Prescrizione: pm Agueci, da Governo rischio norma spot che aiuta corruzione

15 maggio 2015 | 14.28
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Allarme lanciato dal Procuratore aggiunto di Palermo, che non ha digerito le indiscrezioni sull'accordo Pd-Area popolare raggiunto alla presenza del ministro della Giustizia, Andrea Orlando: "Al bel discorso Mattarella è deludente la risposta della politica "

Prescrizione: pm Agueci, da Governo rischio norma spot che aiuta corruzione

Il nuovo testo sui tempi della prescrizione messo ieri a punto dalla maggioranza, nel corso di un incontro tra esponenti del Pd e di Area popolare, così come è adesso "rischia di trasformarsi non solo in una legge spot, ma favorirebbe ulteriormente la corruzione. Ecco perché bisogna agire subito e cambiare il contenuto del testo". E' l'allarme lanciato dal Procuratore aggiunto di Palermo, Leonardo Agueci, che non ha digerito le indiscrezioni sull'accordo Pd-Area popolare raggiunto alla presenza del ministro della Giustizia, Andrea Orlando. L'accordo riguarda la possibilità di avviare un tavolo tecnico sulla prescrizione con lo scopo di rivedere l'allungamento eccessivo dei termini per i reati contro la pubblica amministrazione. L'obiettivo del tavolo è di raccordare ddl prescrizione e ddl anticorruzione. Nel marzo scorso, la Camera aveva approvato la riforma della ex Cirelli. Sul voto, però, la maggioranza si era spaccata. Ncd si era astenuta chiedendo la soppressione della norma che aumenta i tempi della metà.

Agueci è agguerrito: "Nel momento stesso in cui c'è stato il bellissimo discorso pronunciato dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella che, tra tutti i mali esistenti in Italia, ha puntato il dito dritto contro la corruzione, che è un messaggio politico ben preciso, trovo che la risposta contestuale della politica, in particolare della maggioranza di governo, sia stata estremamente deludente, proprio sul punto della prescrizione", dice il magistrato all'Adnkronos. "Perché la soluzione in positivo del problema prescrizione è uno snodo fondamentale, se si vuole fare di più nel contrasto alla corruzione e fare sul serio. E lo è qualunque sia la normativa che viene poi applicata, qualsiasi legge più severa e anche più adeguata possa essere fatta, se poi non ci sono degli strumenti processuali adeguati", si sfoga Agueci, che coordina numerose indagini su corruzione.

'Uno dei deterrenti a corruzione è che imputato venga condannato'

"Uno dei deterrenti alla corruzione sul fronte della repressione è che l'imputato venga condannato, se non c'è un'organizzazione della prescrizione parametrata alla realtà del processo penale non funzionerà mai - dice ancora il Procuratore aggiunto Agueci - Come è successo in tutti quei casi con cui abbiamo avuto a che fare, sia in questo periodo, sia in passato. La strategia difensiva è solo quella dell'ostruzionismo, del prendere tempo per arrivare poi alla prescrizione. Spesso con successo. I politici dicono che così si evita un allungamento eccessivo dei processi, ma è l'esatto contrario. La prescrizione serve ad allungare i tempi del processo. I tecnici, insomma, vanno ascoltati. Si sa che il processo si farà, non solo verrebbero meno certe manovre ostruzionistiche, ma addirittura si punta sullo strumento alternativo che è quello dei riti premiali. Oggi i giudizi abbreviati e i patteggiamenti non si danno mai nei reati di corruzione, oppure si danno solo a chi ha collaborato. Questo accade proprio perché si allungano i tempi".

"Questo accordo è un testo al ribasso ed è gravissimo, va in totale controtendenza con la linea manifestata dal governo e soprattutto con le parole del Capo dello Stato", denuncia ancora Agueci. E fa un esempio: "Nel processo penale i reati di corruzione è raro che si scoprano subito, richiedono attività istruttorie complesse e questo allunga i tempo delle indagini. La media è di due anni, poi c'è il dibattimento. Quello dell'ex deputato Gaspare Vitrano è un caso anomalo, perché il politico venne beccato sul fatto. Dopo pochi mesi eravamo già pronti per il rinvio a giudizio con tempi rapidissimi. Ma per fatti avvenuti nel 2001 la sentenza di prima grado è arrivata solo pochi mesi fa. Quindi dopo quattro anni. Non dico assolutamente che i giudici siano stati lenti, anzi sono colleghi bravissimi, solo che queste vicende prevedono uno sviluppo dibattimentale complesso perché la difesa ha presentato continuamente documentazione difensiva".

'Una modifica al ribasso è strumento che va contro lotta a corruzione'

"Una modifica al ribasso della prescrizione è uno strumento che va contro la lotta alla corruzione, anzi è un vantaggio che si dà ai corrotti, la migliore strategia è quella dei tempi dilatati - dice ancora Agueci - Una prescrizione non adeguata favorirebbe la corruzione e renderebbe inefficace qualunque strumento contro la corruzione. E non credo che queste cose non si sappiano, chi vive queste realtà le conosce perfettamente. Come accadde con il processo breve che ha allungato i tempi dei processi".

Il Procuratore aggiunto di Palermo propone: "la prescrizione dovrebbe durare fino alla sentenza di primo grado, questo è il principio corretto, cioè lo Stato deve impegnarsi a definire l'azione penale entro un certo lasso di tempo. Il ministro Orlando parlava, ad esempio, di congelamento della prescrizione. Se salta anche questo sarebbe ancora una volta una bellissima legge manifesto che poi non trova gli strumenti adeguati. E qui torno alle parole di Mattarella che quando invoca un'azione più efficace parla degli strumenti operativi adeguati e funzionanti. Su questo bisogna agire".

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