Sono dovuti intervenire i carabinieri con una quindicina di militari per riportare la calma e tranquillizzare gli animi. I familiari addebitano la morte a un ritardo nei soccorsi. A febbraio il caso della piccola Nicole
A Giarre, nel catanese, una donna di 52 anni è morta dopo aver accusato un malore nella sua abitazione e i parenti, ritenendo che il decesso fosse dovuto a un ritardo nei soccorsi, hanno danneggiato l'ambulanza, che non avrebbe avuto il medico rianimatore, e che aveva trasportato la paziente nella pista di atletica per farla prendere a bordo dell'elisoccorso.
Il personale dell'elisoccorso ha constatato il decesso della donna. Sono dovuti intervenire i carabinieri con una quindicina di militari per riportare la calma e tranquillizzare gli animi. I familiari hanno presentato una denuncia ai carabinieri.
"L'intervento della centrale operativa 118 è stato effettuato nei tempi e nei modi previsti", ha reso noto la direzione generale dell'ospedale Cannizzaro in un comunicato, diffuso "dopo avere ascoltato le registrazioni e preso visione dei tabulati telefonici". Per la direzione generale dell'ospedale "il tempo intercorso tra la richiesta di soccorso al 118 e l'arrivo dell'ambulanza è stato inferiore ai 12 minuti" e "l'intervento è stato eseguito dall'autoambulanza non medicalizzata di base a Mascali, in quanto quella medicalizzata di Giarre si trovava impegnata in altro intervento. Sempre nell'immediatezza la centrale ha attivato l'elisoccorso, che ha raggiunto il campo di atletica di Giarre in 6 minuti".