cerca CERCA
Sabato 20 Aprile 2024
Aggiornato: 00:03
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Ricerca: risposta record ad appello contro sclerosi multipla, 485 scienziati

28 maggio 2015 | 10.58
LETTURA: 3 minuti

L'ultimo bando presentato da Progressive Ms Alliance, iniziativa internazionale che riunisce le maggiori associazioni di tutto il mondo, ha raccolto l'adesione di 484 ricercatori e di 52 network

Foto Infophoto - INFOPHOTO
Foto Infophoto - INFOPHOTO

Risposta record all'appello per progetti di ricerca contro le forme di sclerosi multipla progressive lanciato da Progressive Ms Alliance, iniziativa internazionale che riunisce le maggiori associazioni di tutto il mondo, alleate per ottimizzare, grazie al lavoro di rete, la ricerca sulle forme di sclerosi multipla che al momento hanno meno risposte. L'ultimo bando presentato ha infatti raccolto l'adesione di 484 ricercatori e di 52 network. "Un successo incredibile. Questi numeri in genere non si raggiungono nemmeno in 30 anni", afferma Marco Salvetti dell'Università Sapienza di Roma e referente della Fondazione italiana sclerosi multipla (Fism), a margine del Congresso scientifico dell'Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) e della sua Fondazione, in corso a Roma.

"E' vero che le maggiori associazioni del mondo si sono messe insieme per arrivare a questo - aggiunge l'esperto - ma il successo di questo bando non ha precedenti. Credo che ci siamo riusciti perché il testo è molto chiaro: si chiede di proporre strategie per arrivare in 4 o 5 anni a sperimentare una molecola sull'uomo, oppure ad avere biomarcatori di efficacia, o ancora a produrre una terapia riabilitativa che funzioni nelle forme progressive" .

L'Alliance ha un capitale di 22 milioni di dollari. Che distribuirà però a progetti molto selezionati. Solo 10, infatti, passeranno una prima selezione a fine luglio. A questi andranno 50 mila dollari per mettere a punto, in un anno, un network adeguato. Tra loro, infine, saranno scelti solo 4 progetti che avranno 1 milione di dollari ciascuno per 4 anni. "Non è molto se si pensa che per mettere a punto una molecola l'industria impiega dai 10 ai 15 anni spendendo 2 miliardi di dollari", conclude Salvetti, ricordando che le cellule staminali restano una delle più interessanti prospettive, "ma le alternative potrebbero essere anche le terapie di combinazione anche con medicinali già conosciuti e sperimentati per altre patologie" .

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza