Diana Bracco indagata per evasione fiscale. Il legale: "Nessuna frode"

Diana Bracco è indagata dalla procura di Milano per evasione fiscale e appropriazione indebita in qualità di presidente del cda della Bracco spa. E' quanto emerge da una nota diffusa oggi dal procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati. Gli inquirenti contestano a Diana Bracco "fatture per complessivi 3.064.435 euro confluite nella contabilità e nelle dichiarazioni fiscali presentate dalle società del gruppo (Bracco spa, Bracco Imaging spa e Spin spa, ndr) per i periodi d'imposta dal 2008 al 2013". Le fatture, secondo l'accusa "erano riferite all'esecuzione di forniture o di prestazioni rese presso i locali in uso alle medesime società ma effettivamente realizzate presso immobili e natanti di proprietà, o nella disponibilità, di Diana Bracco".

"Non c'è stata alcuna frode fiscale - ha detto il legale di Diana Bracco, Giuseppe Bana - Si tratta di contestazioni riguardanti l'inerenza all'attività di impresa di fatture, situazione non rilevante sotto il profilo penale, già definita con l'Agenzia delle Entrate con il ravvedimento operoso". "Siamo solo al termine delle indagini preliminari - ha precisato il legale - e non è stata ancora formulata la richiesta di rinvio a giudizio".

Con Diana Bracco risultano indagati anche Pietro Mascherpa, in qualità di presidente del cda e firmatario delle dichiarazioni della Bracco Real Estate, Marco Isidoro Pollastri e Simona Calcinaghi, contitolari dello studio di progettazione Archilabo di Monza. Il 5 marzo scorso, comunica ancora la procura di Milano, è stato eseguito un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal gip Roberta Nunnari nei confronti di Diana Bracco per un ammontare di 1.042.114 euro "corrispondente all'importo totale dell'imposta complessiva evasa per effetto dell'utilizzo delle predette fatture".