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Terni: furti di acciaio ai danni dell'Ast, 11 denunce

29 maggio 2015 | 13.00
LETTURA: 3 minuti

Indagine del corpo forestale, danno complessivo stimato in circa 300mila euro

Terni: furti di acciaio ai danni dell'Ast, 11 denunce

Altri furti di rottame ai danni dell'Ast nel 2014 per un danno complessivo stimato in circa 300mila euro. E' quanto emerso da un'indagine del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale del comando provinciale di Terni del corpo forestale dello Stato che ha denunciato undici persone per associazione a delinquere finalizzata al furto di rottami ferrosi, ricettazione, riciclaggio e truffa ai danni dell'Ast.

Gli altri 'colpi' sono emersi nel corso degli accertamenti seguiti ai furti di materiale dal Centro di Finitura dell'Ast del febbraio scorso e all'operazione 'Acciaio d'oro' che aveva portato già all'arresto di sei persone e a perquisizioni e sequestri. La documentazione sequestrata nel corso dell'operazione ha fornito agli investigatori altri indizi.

Secondo quanto ricostruito dal corpo forestale, mettendo in atto alcuni accorgimenti per sfuggire al sistema dei controlli da parte dell'Ast, la ditta che effettuava per conto dell'azienda i trasporti del materiale, lamierino in acciaio proveniente da uno stabilimento del frusinate, è riuscita a sottrarre ventidue camion di rottame di acciaio che, anziché essere conferiti all'acciaieria, sono stati portati a un centro di Foligno per essere poi rivenduti.

L'Ast, ignara, provvedeva comunque al pagamento della merce al fornitore, anche se mai entrata nello stabilimento. Per questo sono stati denunciati per associazione a delinquere e furto aggravato il titolare della ditta di trasporti, gli autisti che hanno sottratto il materiale ed il titolare del centro di rottamazione, deferito anche per ricettazione.

A gennaio 2015, riferisce il corpo forestale, i controlli più accurati disposti dall'ad dell'Ast hanno evidenziato alcune anomalie nei quantitativi di rottame acquistati, segnalate dall'Ast al trasportatore che, temendo che venissero scoperti i furti, ha elaborato un piano per cercare di coprirli, reperendo cioè altro rottame e tentando di consegnarlo all'Ast con i documenti di trasporto del materiale rubato mesi prima.

Il personale del Corpo Forestale, a questo punto, accorgendosi di anomale movimentazioni di rottame, nel frattempo scaricato su un piazzale di un'altra azienda (non coinvolta nella vicenda), è intervenuto sequestrando un cumulo di circa 3.500 quintali di rottame. Per questi fatti sono state denunciate altre tre persone per truffa e riciclaggio. In questi giorni il pm titolare dell'indagine, Elisabetta Massini, ha disposto il dissequestro e la riconsegna del rottame in acciaio all'Ast, ritenendo l'azienda siderurgica legittima proprietaria del materiale.

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