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Influenza: vaccinazioni al minimo storico, esperti invocano una campagna

08 giugno 2015 | 15.57
LETTURA: 5 minuti

Ora che l'inverno è ormai alle spalle, è il tempo dei bilanci e il momento giusto per pianificare azioni in grado di invertire un trend che ha già mostrato "un impatto disastroso": la percentuale di copertura ha raggiunto il 48%, ben lontana dal 68% delle scorse stagioni anche a causa del 'fenomeno Fluad'

Influenza: vaccinazioni al minimo storico, esperti invocano una campagna

Vaccinazioni anti-influenza al minimo storico in Italia. Nonostante l'inverno sia ormai alle spalle, è proprio questo il tempo dei bilanci e il momento giusto per pianificare azioni in grado di invertire un trend che ha già mostrato "un impatto disastroso". Così gli esperti tirano le somme e lanciano un allarme raccolto dall'AdnKronos Salute: "I dati nazionali ci dicono che circa 6,3 milioni di persone nel nostro Paese hanno fatto i conti con l'influenza 2014-2015", spiega Giorgio Palù, presidente della Società europea di virologia (Eusv). Un picco fra i più alti degli ultimi anni, registrato non a caso in una stagione in cui "i tassi di vaccinazione sono stati i più bassi da sempre": si è protetta meno della metà delle persone a rischio.

"Fra quelle che vengono coinvolte nella strategia di prevenzione vaccinale - over 65 anni, oppure adolescenti o adulti con patologie metaboliche, cardiovascolari o asma - la percentuale di copertura ha raggiunto il 48%, ben lontana dal 68% delle scorse stagioni. Un tasso bassissimo" legato anche al "fenomeno Fluad", sottolinea Susanna Esposito, presidente dell'Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici (Waidid), ricordando i dubbi circolati all'inizio della campagna antinfluenzale - poi rientrati - su uno dei prodotti più usati nella profilassi degli anziani.

Per la specialista, dunque, "la prima cosa da fare è spiegare con parole semplici, con una campagna mediatica che coinvolga le diverse autorità sanitarie in modo attivo, quali sono i benefici diretti e indiretti della vaccinazione e quali le pochissime controindicazioni". La circolazione 'virale' di falsi miti sui vaccini, sostiene Esposito, si può combattere "solo attraverso questa campagna educazionale che va rivolta certamente al grande pubblico, ma anche ai medici. Perché a volte le informazioni contrastanti arrivano proprio da camici bianchi di vario ambito".

Tra i casi segnalati a fine aprile dai medici sentinella della rete Influnet, nell'ultima stagione influenzale in Italia ci sono stati 485 casi gravi e 163 morti: è stato peggio (592 casi gravi e 204 morti) soltanto durante la pandemia di virus A/H1N1 del 2009-2010. "Ed è significativo far notare che solo il 7% circa di queste persone era stato vaccinato", evidenzia Palù, docente di microbiologia e virologia all'università degli Studi di Padova.

"Sicuramente quest'anno il fenomeno Fluad è stato disastroso nella campagna vaccinale per l'influenza: meno della metà degli ultra 65enni si è vaccinata", ribadisce Esposito, a capo dell'Unità di pediatria ad alta intensità di cura della Fondazione Irccs Policlinico di Milano. "Ma il problema grosso - precisa - è stato che altre categorie a rischio, come tutti i pazienti di qualsiasi età con patologia cronica e i bambini con condizioni di rischio per cui normalmente si va verso una raccomandazione della vaccinazione, hanno presentato un calo significativo nelle coperture vaccinali": ci si è fermati a "circa il 30% in media", con "un impatto disastroso sulle complicanze e i ricoveri" in ospedale.

L'esperta di infettivologia pediatria rileva "un problema educazionale enorme", che le autorità sanitarie dovrebbero prendere di petto "con una campagna in maniera attiva - ripete - e non soltanto in modo passivo a fronte di una domanda che viene rivolta. E' necessario sottolineare i vantaggi che si hanno con le vaccinazioni e i dati di sicurezza". Perché "solo così - avverte Esposito - la gente può convincersi".

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