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Bari, muore dopo fecondazione assistita: indagati due medici

11 giugno 2015 | 13.58
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La donna era stata sottoposta a una iperstimolazione per produrre ovociti

Bari, muore dopo fecondazione assistita: indagati due medici

Una donna di 38 anni, A.A., residente a Bitritto, in provincia di Bari, è morta ieri mattina nell'ospedale 'Iaia' di Conversano durante una procedura di inseminazione artificiale nel centro di procreazione medicalmente assistita gestito dalla Asl.

Il pm della Procura di Bari Luciana Silvestris ha iscritto nel registro degli indagati due medici . Nelle prossime ore il magistrato affiderà l'incarico per l'autopsia. A presentare denuncia è stato il papà 83enne della vittima. Il direttore generale della Asl Bari, Vito Montanaro, ha costituito una commissione di indagine composta dal medico legale dell'azienda, dal direttore del Dipartimento di cardiologia e da un anestesista esterno esperto di pratiche di Procreazione medicalmente assistita che in passato ha operato nel centro di ricerca e cura 'De Bellis' di Castellana Grotte. I Carabinieri hanno già acquisito la cartella clinica.

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha inviato la task force composta da dirigenti della programmazione del ministero, carabinieri del Nas, dirigenti ed esperti di Agenas e rappresentanti delle Regioni, per acquisire tutti i documenti utili per fare luce sul decesso. Una prima relazione dovrà arrivare alla Lorenzin e all’Unità di crisi permanente costituita al dicastero entro le prossime 48 ore. La task force è costituita all’interno dell’Unità di crisi permanente per il coordinamento degli interventi urgenti in caso di gravi eventi che si sono verificati nell’erogazione di prestazioni da parte del Ssn.

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