I documenti avrebbero permesso ad altri stranieri di circolare liberamente su tutto il territorio Schengen
La polizia ferroviaria di Firenze ha scoperto biglietti e permessi falsi per gli immigrati. Al termine dell'indagine è stato arrestato un somalo. La circolazione illegale di immigrati in Italia presuppone l’esistenza di un’organizzazione criminale che si preoccupi, tra l’altro, anche dei documenti falsi per aggirare le maglie dei controlli. Controlli a cui però non è riuscito a sfuggire l’altro ieri un cittadino somalo di 26 anni, che è stato arrestato dalla polfer di Santa Maria Novella perché trovato in possesso di 80 tra permessi di soggiorno e titoli di viaggio falsi che avrebbero permesso ad altrettante stranieri di circolare liberamente su tutto il territorio Schengen.
L'altro giorno gli agenti in servizio in borghese in stazione controllavano i passeggeri in arrivo al binario 9 sul treno alta velocità Esav 9536 proveniente da Napoli e diretto a Milano. Durante la discesa dei viaggiatori gli agenti hanno notato subito l'uomo allontanarsi con una borsa a tracolla con eccessiva rapidità. Questo atteggiamento ha insospettito i poliziotti, che hanno così deciso di identificarlo.
Il ventiseienne, regolare in Italia e domiciliato a Firenze, ha continuato a tenere uno strano comportamento che ha alimentato ulteriormente i sospetti degli agenti, che hanno chiesto così allo straniero di mostrare il contenuto della borsa.
L'uomo, ormai smascherato, ha estratto dal suo bagaglio gli 80 documenti, tutti con timbri (falsi) della Repubblica - comunque utili per ingannare la buona fede, che avrebbero permesso, una volta corredati dalla foto, di poter far circolare sul territorio nazionale immigrati irregolari.
Il titolo di viaggio è una sorta di passaporto (rilasciato per motivi umanitari) che permette di circolare su tutti i paesi riconosciuti dalla Repubblica Italiana e che va esibito insieme al permesso di soggiorno. Vista la gravità del fatto e la specie di reato posto in essere (497 bis, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi), l’uomo veniva arrestato e portato al carcere di Sollicciano.
