Si corre sabato 20 a Roma, il circuito intorno allo Stadio dei Marmi del Foro italico. La gara per la prima volta inserita nel calendario ufficiale della Federazione italiana
Si svolge in un circuito chiuso e separato dal traffico, come nelle altre gare ufficiali riservate alle bici da corsa: ma in questo caso a correre saranno solo pistard urbani, gli adepti della bici a ruota fissa finora ammessa, ufficialmente, solo nei velodromi. E' la "Urbe Criterium Race", che si correrà sabato prossimo a Roma, a consacrare per la prima volta una disciplina che si pratica ormai da oltre dieci anni ma in perfetta clandestinità, iniziata tra Milano e Roma con le Velocity organizzate dal gruppo Chaingang Rotafixa Spa , una ventina di precursori che iniziarono a usare in strada le particolarissime bici da velodromo, senza cambio e soprattutto senza freni.
La disciplina, nota come "alley cat", gatto randagio, conta ormai migliaia di appassionati in Italia ed è diffusa in tutto il mondo, dagli Usa alla Thailandia, all'Oceania, al Giappone, al Messico. Ma per la prima volta nel nostro paese lo strano connubio tra i "pistard 2.0", genericamente -e ingiustamente- accomunati al mondo degli hipster tatuati e barbuti, e un'organizzazione "seria" e ufficiale come la Federciclismo si concretizza in una gara valida per fare punteggio nel carnet degli atleti tesserati, e inserita nel calendario Fci.
Un primo esperimento, non particolarmente pubblicizzato proprio perché interpretato come un "beta test" dagli organizzatori e dalla Federciclismo, si era svolto in occasione del Gran Premio della Liberazione, la classicissima giunta al 70° anniversario, che accolse lo scorso 25 aprile la minicriterium chiamata "Ciaone". La gara, molto veloce e partecipata, terminò con la piena soddisfazione di tutti: quindi via all'edizione ufficiale, per l'occasione chiamata S.A.C.Ra., Street Art Criterium Race, e in grado di stare in piedi da sé, senza appuntamenti di richiamo a lanciarla.
Esperienze del genere sono da qualche anno apparse anche in altri paesi, molto più "ciclistizzati" del nostro nella cultura popolare moderna: come in Usa e Gran Bretagna, dove si corre -a New York e a Londra- la Red Hook Criterium. Ora dunque tocca a Roma che, con lo scenario imponente dello Stadio dei Marmi al Foro italico, entra di forza nel circuito delle Criterium, con tanto di benedizione della Federciclismo. Sono 50 gli atleti qualificati, i migliori al mondo, pronti a sfrecciare oltre i 60 km/h.
"Sullo sfondo e lungo il tracciato di 25 km totali -annunciano gli organizzatori- installazioni ed opere d'arte luminose che si fondono con i 'fixed maniacs', un 'branco' di uomini e donne che si sfidano all'ultimo graffio, all'ultima caduta, fino all'ultimo respiro. Adrenalina da vedere e da vivere, una gara senza freni la Urbe 2015 che si terrà nella cornice unica dello Stadio dei Marmi, trasformato per l’occasione in tela, dal genio irriverente degli street artist più coinvolgenti sotto la regia della agenzia creativa Nu Factory".
A partecipare alla Ucr 2015 dunque saranno le più importanti squadre e i migliori atleti di questa disciplina, compreso l’attuale team Campione del Mondo. Agli organizzatori "piace inoltre sottolineare tra i riders la notevole presenza femminile, sempre più affascinata da questa tipologia di gare, da poter ammirare in una gara esclusiva".
Diversi gli eventi collaterali: uno su tutti, il "Bike Porn Day", in cui il "porno" naturalmente si riferisce al mezzo: un contest per decidere, in diverse categorie che si rifanno a quelle della pornografia in carne e ossa, qual'è la bici più eccitante e sensuale. Giudice supremo e incontestabile, dicono gli organizzatori, uno dei fondatori della Chaingang Rotafixa Spa citata sopra, il cui nome però non è stato divulgato.
