Era deceduta in Albania il 3 ottobre 2014, a 69 anni, ma il marito e il figlio avevano deciso di continuare a riscuotere l’assegno sociale di 215 euro, che il sistema assistenziale le riconosceva essendo in regola con i requisiti legati al soggiorno continuativo nel territorio dello Stato. A scoprirlo è stata la Guardia di Finanza di Torino. Complessivamente ammonta a 1.714 euro la truffa ai danni delle casse dell’INPS accertata dai militari della Compagnia di Pinerolo.
L'assegno, che padre e figlio continuavano a fare accreditare sul libretto all'ufficio postale di Frossasco (Torino), è stato bloccato da giugno. I Finanzieri hanno passato al setaccio anche la posizione del marito, anch’egli beneficiario di una prestazione assistenziale per 568 euro mensili e hanno constatato che il cittadino albanese aveva superato da tempo il limite temporale necessario per essere legittimato a riscuotere il denaro, avendo soggiornato in Albania sin dal luglio 2014, senza fare rientro in Italia. A seguito della segnalazione delle Fiamme Gialle, anche questo assegno è stato sospeso, in attesa del previsto recupero da parte dell’istituto erogatore dei 5.672 euro indebitamente ricevuti.