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Spazio: italiani scoprono primo metodo contro cyber-attacchi nelle tlc

23 giugno 2015 | 17.57
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Dimostrato da Asi-Univ. Padova sistema ultrasicuro di comunicazione via satellite con la luce /Video

(foto ASI)
(foto ASI)

Nuovo passo avanti nella lotta ai furti di informazioni nelle comunicazioni. Un team di scienziati italiani ha infatti scoperto il primo metodo contro i cyber-attacchi nelle telecomunicazioni realizzando la prima comunicazione quantistica con un satellite dallo spazio a Terra, ad una distanza di record di 1.700 chilometri. Un metodo che, usando la meccanica quantistica, cioè i fotoni, renderà lo scambio di notizie non decrittabile. Il metodo è stato dimostrato per la prima volta al mondo da esperti dell'Agenzia Spaziale Italiana e dell'Università di Padova e presentato oggi alla stampa nella sede dell'Asi di Tor Vergata-Roma, dal presidente dell'Asi, Roberto Batttiston, da Paolo Villoresi dell'Università di Padova, e da Giuseppe Bianco, direttore del centro di Geodesia spaziale dell'Asi di Matera. Le informazioni, hanno spiegato, "oggi viaggiano in fibra e in onde radio utilizzando i bit, con i quali si codifica il mondo digitale. Ciascun bit può valere uno oppure zero e si può memorizzare, ad esempio, in una penna Usb, oppure copiare e reinviare, ma è un sistema che non rende pienamente sicure le comunicazioni". Usando invece "la meccanica quantistica, si usano i fotoni, microparticelle indivisibili, che generano impulsi di luce al posto di quelli elettrici", una partita importante che fa gola a molti, in cui anche la ricerca italiana sta giocando il suo ruolo. "Con un cellulare con onde radio possiamo essere intercettati, se invece sfruttiamo le proprietà quantistiche della luce, per trasmettere informazioni, se qualcuno cerca di decrittare la comunicazione, questa si distrugge" ha spiegato ancora Battiston.

La dinamica, ha aggiunto, "è nota da anni e c'è una gara mondiale su come comunicare in maniera sicura", ma quello che hanno dimostrato gli scienziati italiani è che questo metodo altamente innovativo "è possibile". Ed è possibile con un satellite dallo spazio visto che è stato dimostrato "uno scambio a distanza di 1.700 chilometri di informazioni inviate tra spazio e Terra, un record di comunicazione quantistica attraverso lo scambio di fotoni" hanno rimarcato gli scienziati. Lo studio è stato pubblicato oggi sulla prestigiosa Physical Review Letters, della Società Americana di Fisica. La sperimentazione è verificata per la prima volta tra lo Spazio e la Terra, è stata realizzata dal gruppo dell’Università di Padova, coordinato dal professor Paolo Villoresi, in collaborazione con il Centro di Geodesia Spaziale dell’Asi a Matera sotto la guida di Giuseppe Bianco e Vincenza Luceri di e-GEOS, una società Telespazio (80%) - Asi (20%). L’esperimento ha permesso dimostrare la fattibilità dello scambio di un messaggio cifrato inviolabile via satellite, ad una distanza mai tentata prima. "Si è trattato -ha detto Villoresi- di una verifica sperimentale di alcuni principi base della meccanica quantistica, come il mantenimento dello stato di un fotone su di un canale di telecomunicazione".

"Il risultato -ha aggiunto Bianco- è un primato in termini di distanza e di sicurezza. Lo scambio di informazioni in sicurezza è una delle applicazione della quantistica, elemento che risponde pienamente alla richiesta crescente di tutela contro gli attacchi alla privacy registrati sempre più in questi anni". Insomma, per proteggere la sicurezza dei messaggi, la loro integrità e la loro autenticità, "la soluzione è offerta dalla Comunicazione Quantistica, che si basa sui principi di base della Fisica e che sfrutta le tecniche della Meccanica Quantistica. Il bit 'classico' viene così sostituito dal quantum-bit - o qubit" ha detto Battiston. "La crittografia , cioè lo scambio di messaggi sicuri, è vecchia come la civiltà umana, con l'avvento di questo metodo sembra che si apra un settore altamente sicuro" ha proseguito Battiston. "Noi -ha concluso il numero uno dell'Asi- siamo abituati ad un mondo di oggetti distinguibili, come il pallone da calcio o le palline da caccia, ma a livello microscopico il mondo è molto diverso ed è stata una scoperta, nei decenni passati, incredibile su cui abbiamo basato la fisica moderna" ed ora un nuovo passo è stato compiuto proprio grazie alla fisica e alla meccanica quantistica.

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