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Medicina: gli esperti, benefici di nuovo mini-pacemaker

24 giugno 2015 | 15.44
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(Infophoto) - PRISMA
(Infophoto) - PRISMA

"Con questo nuovo dispositivo cambia completamente il punto di vista del paziente sulla sua malattia. Si guarderà allo specchio senza vedere alcuna cicatrice o rigonfiamenti sul torace, e questo ha un impatto psicologico del tutto positivo". Così Saverio Iacopino, responsabile Dipartimento di Aritmologia ed elettrofisiologia del Gruppo Villa Maria - Maria Cecilia Hospital di Cotignola (Ravenna), commenta le sue prime sperimentazioni con Micra* Transcatheter Pacing System (Tps) il nuovo mini-sistema di stimolazione intracardiaco di Medtronic presentato a Milano.

"Grazie alla microcapsula senza fili il paziente non percepirà più alcuna sensazione di ingombro alla spalla, e inoltre questo dispositivo richiede una degenza abbastanza breve: dopo 24 ore il paziente può tornare a casa e così ricominciare la sua vita di tutti i giorni meglio di prima. Altra caratteristica importante - aggiunge Iacopino - è che non c'è nessuna limitazione all’attività fisica, cosa che invece era percepita come un ostacolo da molti utilizzatori dei pacemaker tradizionali".

A differenza dei sistemi di pacing, composti da un pacemaker (generatore di impulsi), uno o più elettrocateteri e un programmatore, questo è un sistema di stimolazione cardiaca miniaturizzato, con inserimento per via transcatetere dalla vena femorale, direttamente nella cavità cardiaca.

"Anche sul piano della procedura l’introduzione di un dispositivo completamente endocardico è un grande passo avanti - spiega Antonio Curnis, direttore di Aritmologia degli Spedali Civili di Brescia, dopo aver sperimentato il nuovo sistema di stimolazione intracardiaco - per applicare al cuore questo device si punge solo la vena femorale senza introdurre cateteri, condizione che evita complicazioni in caso di pazienti con vene occluse".

Ad aprile 2015 il dispositivo ha ricevuto il Marchio Ce. Lo studio multicentrico, a singolo braccio, procede per completare il follow up con il coinvolgimento di 700 pazienti in 56 centri di 19 Paesi. A maggio scorso sono stati presentati i risultati relativi a 140 pazienti, che hanno dimostrato il successo della procedura nel 100% dei casi.

In tutte le visite di follow up dei pazienti (1-3 mesi), poi, i valori della stimolazione elettrica rientravano nei parametri previsti. I soggetti coinvolti coprivano un’ampia gamma di profili, dal punto di vista dell’età (da 21 a 94 anni), del peso corporeo (da 41 a 148 kg) e delle patologie.

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