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Violenza su donne: ripartire con un prestito d'onore, l'iniziativa di 'Margot'

28 giugno 2015 | 11.43
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(Infophoto) - INFOPHOTO
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Un salvadanaio, che salva anche la vita a chi si porta dentro il buio delle violenze. Un aiuto concreto per "non lasciare sole" le donne che provano a uscire dall'incubo di un convivenza fatta di insulti, botte e minacce, spesso davanti ai figli. E per anni. Si tratta della costituzione di un fondo per prestiti d'onore (a interessi zero) da concedere alle vittime di violenza che hanno deciso di ripartire con/da se stesse. Un'iniziativa lanciata dall'associazione Margot che dal 2013 tende la mano alle donne che hanno subito maltrattamenti. E di recente anche agli stessi autori di violenza. Dal 1 luglio parte, così, la campagna di raccolta fondi in occasione del Perugia Music Fest.

"I compagni o mariti violenti vengono denunciati in media dopo sette anni di convivenza - spiega all'Adnkronos la giornalista Vanna Ugolini, presidente dell'associazione Margot e tra i suoi fondatori -. Quando le donne arrivano a fare questo passo, sono devastate, spesso economicamente non autosufficienti". Perché l'abuso di potere tra le quattro mura comincia il più delle volte dalla privazione del denaro: 'se lei non ha, io controllo'".

"Sono dunque donne alle quali è stato impedito di lavorare dal compagno, che non hanno mai gestito in casa il denaro. Una violenza sulle violenze, che crea ulteriori difficoltà a chi decide di denunciare. Per questo è importante la costituzione di un fondo per il microcredito da concedere a chi decide di uscire dal tunnel denunciando (per iniziare a pagare una casa dove stare, per esempio, per aprire una partita Iva, per assicurarsi un avvocato, etc.). Si tratta di piccole somme che potrebbero essere di grande aiuto nel sostenere 'progetti di rinascita'". Significa, inoltre, "non far sentire sole queste donne, un modo per dire loro 'abbiamo fiducia in te, ce la puoi fare'".

Ugolini, bisogna lavorare su più fronti, tra le nostre iniziative i corsi di protezione personale

"La raccolta fondi, che andrà a costituire parte del microcredito per le vittime di violenza, partirà il 1 luglio nell'ambito di 'Dance Music Festival'", spiega ancora Ugolini. Quattro giorni di musica, performance ed eventi, il cui ricavato delle cene sarà devoluto all'associazione Margot. "Un inizio simbolico che supera lo scoglio delle banche", aggiunge la presidente dell'associazione convinta che "per ridurre la violenza contro le donne bisogna lavorare su più fronti".

Sulla prevenzione, tanto per cominciare. "In questo senso abbiamo aperto in Umbria il primo centro rivolto ad autori di violenza ispirato al Cam di Firenze, perché è impensabile che per arrivare ad una cultura diversa non si lavori sugli stessi uomini che agiscono la violenza".

Tra le altre iniziative dell'associazione Margot anche i corsi di protezione personale e antiaggressione femminile. "In poche parole, insegniamo alle donne delle tecniche per difendersi, non per colpire - evidenzia Ugolini- ma per mettersi al sicuro. Un programma che viene spiegato anche nelle scuole per dire 'no' al bullismo".

Multidisciplinare, dunque, l'approccio dell'associazione che "fa rete con i centri antiviolenza". Sono tutti volontari i professionisti (psicologi, avvocati, funzionari di polizia, istruttori di protezione personale, giornalisti) che ci lavorano. "Cerchiamo di indirizzare le donne sulla scelta migliore del percorso da fare una volta che hanno deciso di denunciare. In fondo io personalmente ero stanca di scrivere solo di allarmi, bisognava fare qualcosa". Da qui la costituzione, un paio d'anni fa, di un'associazione in grado di operare concretamente sul territorio a tutela delle vittime di violenza. Oggi un punto di riferimento per molte donne a Perugia.

"Noi ci crediamo -afferma la presidente dell'associazione -. Il nostro auspicio è che ora qualcuno creda in noi, contribuendo a costituire un salvadanaio pensato per tutte le donne decise a ripartire". Un aiuto importante dopo il non sempre facile passaggio della denuncia.

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