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Allarme terrorismo, la proposta di Maroni: "Chiudere le moschee come in Tunisia"

29 giugno 2015 | 14.22
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 (Infophoto)
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Il governatore della Lombardia Roberto Maroni propone di chiudere le moschee alla luce dell'allarme sul terrorismo a livello nazionale. "Se la Tunisia ha chiuso alcune moschee, significa che è una strada che dobbiamo considerare e anche seguire", ha detto a margine dell'adunanza di parifica della Corte dei Conti sezione regionale della Lombardia

"Mi auguro che il ministero dell'Interno e il Governo non si facciano prendere da ideologismi di nessun tipo, mettendo in primo piano la sicurezza dei cittadini e arrivando, se necessario, a chiudere delle moschee", ha precisato.

Sulla stessa linea del governatore si pongono anche Simona Bordonali, che della giunta regionale lombarda è assessore alla sicurezza e all'immigrazione, e Viviana Beccalossi, che invece lo è al Territorio e Urbanistica. "Mi auguro che non si debba assistere anche in Italia a un attentato terroristico, prima di capire che è necessario combattere l'estremismo islamico", dice la prima in una nota. "La Tunisia, dopo lo sconvolgente attentato dei giorni scorsi ha deciso di chiudere 80 moschee dove si incitava alla violenza e all'odio religioso. Spero che il Governo italiano prenda una misura preventiva e agisca per limitare i pericoli". Secondo Bordonali, è necessario "censire tutti i centri culturali islamici, chiudendo immediatamente quelli considerati estremisti".

Per Beccalossi, invece, "le Regioni possono individuare strumenti che garantiscano maggior sicurezza e più controllo. La legge approvata in Lombardia sulla costruzione di nuovi luoghi di culto - spiega - va in questa direzione". Questo provvedimento è stato impugnato dal Governo. "Alla luce di quanto sta avvenendo proprio nei Paesi islamici, però, si rivela invece non solo opportuno ma necessario", aggiunge.

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